Vecchie Storie | Page 7

Emilio de Marchi
e sotto un po' di paglia. Da uno dei lati uscivano due piedi lunghi, magri, infangati, colle unghie lunghe, due brutti piedi che parevano quelli della morte, i piedi insomma del morto.
--O Dio, che cosa �� stato?
Il console stendendo le sue mani alla fiamma, continu�� col suo tono naturale:
--Gli �� venuta addosso la scalmana, si vede. Stamattina, la va bene? mentre la sua donna era a messa apr�� l'uscio, travers�� l'orto e nudo come �� uscito dal ventre della sua mamma, prese la via dei boschi.
--Dev'essere passato dal laghettone di Mombello.
--Ci sarebbe rimasto, se fosse passato, perch�� l'acqua �� alta. Invece si vede che ha traversato il vallone della Merla, si �� cacciato nei boschi vecchi di Lenzano e and�� a finire alla pozza del Vetro. Qui ha creduto di poter traversare, ma c'�� rimasto preso al vischio.
--C'�� una terra che par giusto liscivia.
--Son passato ieri dalla pozza del Vetro e non c'era un barile d'acqua.
--Ne �� venuta un poco stanotte.
--Si �� mandato ad avvisare il sindaco e il maresciallo,--disse il segretario voltandosi davanti alla fiamma.
--Non era vostro parente?--dimand�� Battistino al console.
--Ha sposato una mia sorella, sicch�� lascia tre figliuoli. Uno �� soldato.
--Adesso potr�� venire a casa, se �� morto il vecchio....
--La legge non permette se non ci sono dei minorenni,--disse gravemente il signor Boltracchi.
_Pill_, coll'unghie tese, col muso avanti, rigido come un cane di legno, non cessava di fiutare il morto.
--Lo sa la sua donna?
--Quando �� tornata dalla messa che era ancora bujo, verso le cinque, la va bene? trov�� l'uscio aperto. Allora cap�� che il suo Gasparino era scappato, perch�� aveva tentato un'altra volta, di scappare. Si mise a gridare, a chiamar gente. Venne un ragazzo dei Melgoni a dire che aveva veduto un uomo nudo come un verme che correva nei boschi e che era Gasparino della Vela. Allora si �� cominciato a cercare nel bosco e si sono trovati dei passi freschi colla pianta delle dita. Cerca di qua, cerca di l��, poi abbiamo incontrato voi Battistino, la va bene?
--Io venivo da Bovis��o, dov'ero stato a portare un paio di stivali al calzolaio, perch�� mi mettesse le calcagna e giungo alla pozza del Vetro, quando mi par di sentire un scialacquamento come fa il mio cane quando ha caldo ed entra nella pozza a lavare le pulci. Ho creduto anzi che fosse il Pill del signor avvocato, che viene volentieri incontro quando sa che vado per i boschi. Anzi mi fermai e chiamai forte: Pill.... Torno a sentire un _ciuf-ciuf_ nell'acqua. _Pill_! dove sei?... e fischio, cos��.... mentre vado verso la pozza dietro il rumore....
Battistino, prese la pipa colla sinistra, e mand�� un sibilo acuto da cacciatore che risuon�� per tutta la solitudine. L'altro villano, che non aveva mai parlato e che conobbi per il Rosso, sorrise colla sua faccia cretina di ranocchio.
--Pill.... Non sentendo pi�� nulla, vado gi�� verso la pozza e trovo quel povero cristiano in un boccale d'acqua tutto impastato come un mostro nella melma, che aveva trovato la maniera di annegare.
--�� la pellagra che mette una sete d'inferno.
--Capita spesso alla bassa che i malati si buttano nel pozzo.
--Vi sarete spaventato, Battistino.
--Non �� la prima volta. L'anno scorso vi ricordate quel matto di Mombello che scapp�� dallo stabilimento e che s'impicc�� fra due piante? L'ho visto pel primo una mattina di gennaio. Era arrampicato sopra un pino altissimo dove attacc�� la corda; poi and�� sopra un'altra pianta pi�� alta e attacc�� l'altro capo, e Dio sa come pot�� impiccarsi a mezz'aria all'altezza d'un campanile.
--I matti hanno una gran forza.
--M'�� toccato vederlo tra il chiaro e il fosco. Il freddo aveva gelata anche la corda e il matto pareva di vetro.
--La Bortola del sarto ha vinto cinquantasei lire coi numeri del matto.
Il Rosso rise ancora gonfiando gli occhi slavati.
--Quello era un conte diventato matto per i liquori.
--Chi troppo, chi nulla....
--C'�� qui il maresciallo.
Venne anche il sindaco e il dottore. Il cadavere fu scoperto. Pareva una mummia ingiallita. La creta gli riempiva ancora la bocca e i forellini del naso.
Pill pareva diventato di sasso e guardava il morto con occhio lagrimoso.
Povero Gasparino! lo si sarebbe detto un fossile di tremila anni, e nel suo freddo abbandono non si scorgeva che una tenue espressione d'ironia agli spigoli della bocca. Non era certo la creta che lo faceva ridere.
......................
Pill mangi�� poco quel giorno.

PARLATENE ALLA ZIA
(DIALOGO)
Questo dialogo fu due volte interpretato in famiglia con vera intelligenza d'artisti dalla signora Maria Nessi e dal Dott. Giuseppe De Capitani d'Arzago, ai quali m'ispirai nella Correzione e nella riproduzione della scena.
E. D. M.

NICOL��
�� un giovinetto maturo, che ha gi�� fatto le sue campagne. Gran buon diavolo nel fondo. Siamo in campagna nella villa d'Incirano. Nicol�� in cappello di paglia e in abito grigio chiaro, entra dal giardino e dice a qualcuno che non si vede:
Grazie, aspetter��.
D�� un'occhiata intorno, si passa una
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