Romanzo duna signorina per bene | Page 8

Anna Vertua Gentile
potuto aggiungere almeno una, una sola parola un po' gentile nel darle l'informazione di cui ella lo aveva incaricato. Sent�� eccessiva la delicatezza del giovine che aveva voluto consegnare la lettera, aperta al suo babbo.
?Va bene!--torn�� a dire.--E se tu, pap��, lo permetti, andr�� con Adele a vedere la sorella del povero fanciullo e le porter�� i miei risparmi.
Vide negli occhi della zia lampeggiare la disapprovazione per quel passo imprudente, quasi ardito. Una signorina che andava in un abbaino!.. che si metteva a contatto con una ragazza sconosciuta; una sartina; forse peggio; e vi andava con Adele, che ella, se avesse potuto, avrebbe licenziata volentieri.
Questo, Lucia lesse negli occhi della zia e fece una impercettibile spallucciata.
Il pap��, lui, acconsentiva; altro!.. anzi toglieva dal portafoglio alcuni biglietti di Banca e li dava a la figliuola. Il povero ragazzo operaio era morto lavorando in fabbrica; era un dovere pensare, provvedere a chi lasciava.
Lucia rispose al suo pap�� buttandogli le braccia al collo. Come era contenta di quel tratto di generosit��, lei che aveva tanto sofferto per la sua indifferenza il giorno della disgrazia del povero fanciullo!..
Dunque anche suo padre aveva cuore caritatevole e generoso, malgrado le apparenze, che lo facevano parere insensibile, freddo, amante delle abitudini, della quiete morale!... No; no; il suo pap�� non era, come la zia, incapace di vedere un palmo in l�� del proprio orizzonte; lui non dimenticava, per quanto spesso sembrasse, d'essere stato povero; d'aver passato l'infanzia, l'adolescenza e parte della giovinezza nelle ristrettezze non di rado dolorose; insieme con la fortuna, egli non aveva accolto certi pregiudizi ridicoli e crudeli!...
In fatti, quando aveva saputo dell'amore di Adele, aveva interrogato il cocchiere per veder chiaro nella cosa e per interesse della giovine, che era in casa da parecchi anni. Il cocchiere, un onesto giovanotto, aveva subito confessato il suo affetto e dette le sue buone intenzioni; ed egli, il babbo, aveva stabilito il tempo delle nozze, aggiungendo che una volta marito e moglie, se volevano, avrebbero potuto continuare a servire in casa. Alle osservazioni della sorella, a' suoi atti scandolezzati, un po' ridendo, un po' su 'l serio, aveva bellamente fatto capire, che era sua intenzione fosse fatto cos��, e che cos�� si sarebbe fatto.
Lucia ingoll�� in fretta la colazione, nella impazienza di uscire, di andare dalla povera fanciulla, che aveva cos�� barbaramente perduto l'unico fratello.
Indoss�� un vestito scuro, modestissimo; in testa mise un cappello di paglia nera senza ornamenti; e cos�� semplice e nella semplicit�� pi�� che mai elegante e graziosa, si incammin�� con Adele.
La giornata, era smagliante di sereno; l'aria calda e piena di effluvi odorosi.
Presero per un viale del parco, che avrebbero attraversato per sboccare su 'l corso Garibaldi, e di l��, infilare i bastioni fino a Porta Nuova.
Il babbo aveva proposto di ordinare la carrozza. Ma Lucia non aveva voluto; la delicatezza che le aveva suggerito di vestire modestamente, la faceva rifuggire da ogni apparenza di lusso. Recare soccorso e conforto al povero, in toeletta sfoggiata e in carrozza, le sarebbe sembrato brutto, meschino, quasi vile.
Il sole abbagliante indorava il parco dalle piante tutt'ora in arbusto; senz'ombra.
Su l'erba de' prati, le prime farfalle volavano in avida ricerca dei fiori.
I passeri, gli usignuoli, qualche cincia, volavano da una pianta a l'altra, in gran faccende per la costruzione del nido; da un boschetto veniva il gorgheggio della capinera; ogni tanto un volo di rondini segnava una mobile striscia nera nell'aria d'oro e un garrito prolungato diceva la gioia del ritorno.
Lucia e Adele, con l'ombrellino aperto, trotterellavano via svelte e leggiere chiacchierando con la confidenza benevola e rispettosamente affettuosa, che sempre �� fra una padroncina buona e giusta, e una domestica riconoscente e affezionata.
Adele diceva della sospettosa sorveglianza, dei rimproveri, dalle continue stoccate della signora Marta, che pareva si imbattesse nel diavolo ogni volta che vedeva lei o il cocchiere, e che mandava saette dagli occhi quando li sorprendeva insieme a scambiarsi due parole, da gente che si vuol bene.
?�� pure stata maritata anche lei!--soggiungeva.--E se fu maritata �� segno che ha voluto bene a suo marito, anche prima che fosse suo marito. O in certi casi, essere poveri o ricchi non �� lo stesso?...
Lucia dava ragione a Adele senza per�� dare apertamente torto a la zia. Oh tutt'altro!... La povera donna bisognava compatirla; era in l�� con gli anni; aveva sofferto per la lunga malattia del marito.
?Ed ha un cervellino da coniglio, poveretta!--finiva fra s��.
Al vecchio Tivoli, si imbatterono nell'ingegnere del Pozzo, che vedendo Lucia, fece un leggero atto di sorpresa e salut�� cerimoniosamente facendo di cappello.
Quell'improvviso, inaspettato incontro, fece dare un tuffo nel sangue della fanciulla. Emozione della quale rise tosto in cuor suo. Che sciocca era a commuoversi d'una cosa cos�� naturale!... Proprio una sciocca che ella stessa non riusciva a capire.
Arrivarono lungo i bastioni di Porta Garibaldi. Gli ippocastani erano gi�� coperti
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