Riconciliazione | Page 8

Tommasina Guidi
cortesia di offrirle ospitalit�� onde si ristabilisca meglio in salute prima di farsi suora.
--Ma lo credi tu che si faccia suora?
--Non saprei dirti, Paolina; la conosco appena.
--In quanto a me non lo credo.
L'avvocato trovava inutile proseguire un discorso il cui tenore pareva non soddisfare sua moglie; si mise quindi a passeggiare nel prato aspirando tranquillamente il sigaro.
--Senti, Zaeli!...
Paolina lo aveva raggiunto e gli si appoggiava alla spalla.
--Se mio padre si �� messo in mente d'imparentarsi con la Rigotti, terr�� come un'offesa se rifiutiamo Cecilia.
--Pu�� darsi.
--Ma... mi secca!
--Non la prendiamo.
--Mio padre ne avr�� dispiacere.
--Disponi tu, Paolina; sai che non c'entro.
--Come! voglio sentire la tua opinione.
--Ah! fece il marito ridendo. L'opinione di un avvocato, si paga. Sentenzio?
--Aspetta! Prima di manifestare la tua opinione, lascia ch'io ti dica il perch�� la visita di Cecilia mi fa prevedere cose poco gradevoli. Un ospite qualunque �� un testimonio importuno per noi che viviamo cos�� bene soli; Cecilia poi �� pi�� d'ogni altro capace di mettermi sottosopra. Lo sai!... amiche provammo di esserlo, ma non ci riuscimmo, tanto �� la differenza che passa fra noi due di educazione, di abitudini, di simpatie... non mi so spiegare, ma sento che non le voglio bene.
--E domandi la mia opinione? diamine, vorresti che io ti raccomandassi una persona che ti �� antipatica; ma questo �� impossibile. Non pensare a tuo padre, sei libera di rifiutare una proposta che ti dispiace. E sopratutto non essere cos�� triste, Paolina, per carit��!...
--Egli ��, Zaeli, che mi sento in un imbarazzo grande, fece Paolina in realt�� combattuta da opposti sentimenti. Ho del cuore anch'io, e se rifletto alla situazione della Rigotti, Dio mio! comprendo il dovere di aiutarla e son per dire:--conducetela qui per un paio di settimane,--ma capisci? temo di compromettere la mia pace.
--Che diavolo pu�� essere codesta signora Cecilia! esclam�� l'avvocato; hai paura che ci venga a mangiare?
--Oh s��, giusto! rispose Paolina, chinando la testa su la spalla di suo marito. Tu prendi occasione di scherzare sopra un argomento che mi d�� angustia. Era meglio non parlarmene affatto, e per compiacere mio padre condurla tosto... e finirla.
--Ebbene, la conduco domani; disse Zaeli fingendosi risoluto.
Paolina non fece motto, ma spezz�� con ira il gambo d'un garofano che teneva in mano.
Non si parl�� pi�� di Cecilia, ma il giorno dopo quando l'avvocato pronto per andare in citt��, pareva in attesa di una parola, di un ordine, sua moglie ad occhi bassi, visibilmente agitata non si risolveva a salutarlo.
--A rivederci, Paolina,
--Zaeli!
--Hai comandi per la citt��?
--Nessuno.
--A rivederci dunque.
--Zaeli!
--Ebbene?
Essa si sollev�� sulla punta dei piedi, accostando la bocca all'orecchio dell'avvocato.
--Non accompagnare nessuno, mormor�� piano.
--Neppure il servitorello che ho accaparrato per tenere pulito il giardino?
--Non far le viste di non comprendermi.
--Neppure Tonino?...
--Ma tu sei insopportabile!
--Ho capito, ho capito, non andare in collera, Paolina. Oh guai!... addio.
La baci��, giunse al cancelletto dei giardini pubblici, e si rivolse a guardarla. Paolina aveva agli occhi il fazzoletto.
--Bambina, disse fra s�� l'avvocato usando forza a se stesso per resistere alla tentazione di ritornare su i suoi passi. Conosco il tuo cuore meglio del mio e indovino perch�� rifiuti in casa Cecilia Rigotti! �� una piccola malattia del tuo cuore che minaccia di diventare grande!... Anima mia! mormor�� volgendosi rapido e mandando col pensiero un altro bacio a Paolina, non mi conosci ancora e tutte le donne ti impauriscono! ma guarirai.
Molto malcontenta di s��, la signora Zaeli risal�� nella sua camera e vi si chiuse abbassando le cortine, risoluta di non fare la sua toeletta e di piangere tutto il giorno.
Sentiva l'avvilimento di non essere stata capace di vincere un sentimento cattivo, di dare una prova di ragionevolezza al marito, una prova di cortesia al padre che non chiedeva poi un atto magnanimo n�� un sacrifizio da mettere in pericolo l'armonia della famiglia.
V'ha nulla di pi�� semplice e naturale d'un invito fatto a persona sofferente, ridotta in condizione meschina?
Cecilia Rigotti, colpita da una fiera disgrazia, non doveva affatto ricordare l'ardita, orgogliosa, insopportabile fanciulla di pochi mesi prima. La mano dell'avversit�� aveva in un punto oltraggiati quei vivaci fiori di cui faceva pompa la sua vita; era scesa una nube sull'artificiale splendore di quella stella che per risplendere aveva d'uopo delle gioie del mondo.
Le nature medesime piene di audacia e di difetti piegano presto alla tempesta; e quell'occhio provocante che non pi�� lontano di ieri vi dava noia, vi irritava colla baldanza soverchia, oggi, bagnato delle sue prime lagrime, cerca le vie del cuore e riesce a trovare piet��.
Quale �� l'antipatia, sia pur grande e giustificata, che sappia mantenersi nella sua piena crudezza verso la persona che soggiace ad un tratto a terribili patimenti? l'odio stesso vien meno allo spettacolo di un nemico che piange, e Paolina Zaeli non avrebbe saputo cancellare dall'animo una lieve ruggine, una impressione sgradita, per compiere tranquilla e compiacente un'opera buona verso una povera giovane i cui torti
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