Libro allegro | Page 6

Antonio Ghislanzoni
che raschiano un istrumento qualunque per pura convinzione, quelli che si sono messi a pizzicare la chitarra quando studiavano medicina, ovvero ad esercitarsi sul corno, dopo un anno di matrimonio.
_Il Clarinetto._
Grande raffreddore cerebrale collocato dentro un tubo di legno giallo.
Il clarinetto non �� una invenzione del Conservatorio, ma sibbene del destino.
Si diventa callista a forza di studio e di lavoro, ma si nasce clarinettista.
Il Cittadino predestinato al clarinetto ha un'intelligenza quasi ottusa fino all'et�� di 28 anni, epoca d'incubazione, nella quale egli comincia a risentire nel naso i primi pruriti della sua fatale vocazione.
Allora la sua intelligenza, fino a quel giorno limitata, cessa di svilupparsi: ma l'appendice nasale volendo vendicarsene, prende delle dimensioni piramidali.
A vent'anni egli compera il suo primo clarinetto per 14 franchi, e tre mesi dopo, vien congedato dal padrone di casa. A venticinque anni �� ammesso nella musica della Guardia Nazionale.
Egli muore di crepacuore, per avere tre figli che non annunciano veruna disposizione per l'istrumento dov'egli ha soffiato tutta la sua intelligenza.
_Il Trombone._
Colui che suona il trombone cerca sempre nella compagnia di quest'istrumento l'obl��o delle sue pene domestiche, o delle consolazioni ad un amore tradito.
L'uomo che ha imboccato per sei mesi un tubo di metallo, si trova agguerrito contro ogni disinganno.
Di tutte le passioni umane, all'et�� di cinquant'anni, nulla pi�� resta a lui fuorch�� una sete insaziabile.
Pi�� tardi, aspirando al posto di portinaio in un palazzo di persone civili, o alla mano di una donna di udito delicato, tenta di abbandonare il suo stromento; ma il gusto delle note e delle bibite forti gli rimane per tutta la vita. Intrattenendosi coi padroni di casa, o udendo parlare la moglie, verr�� sempre il momento in cui egli si lascier�� sfuggire dei brr...! brr...! brr...! portando il pugno sinistro alle labbra e simulando colla mano destra l'allungamento e l'accorciamento della pompa.
Dopo aver continuato fino a 78 anni ad eseguire furtivamente sul trombone la grande aria:
Era anch'io di quella schiera Di Venezia anch'io guerrier....
muore di cordoglio perch�� l'acquavitaio non volle dargli a credito un bicchierino di grappa.
_L'Accordeon._
Primo istrumento dei cuori candidi.
L'individuo che esce generalmente dalla classe dei farmacisti, comincia a suonarlo nella retro bottega di suo babbo e continua fino a quindici anni.
A questa et��, se non �� morto, lascia l'Accordeon per
_L'Harmonifl?te._
L'Harmonifl?te, per la natura de' suoi monotoni suoni e del suo tremulo piangente, agisce sui nervi di coloro che lo ascoltano e predispone alla malinconia colui che lo suona.
L'Harmonifl?tista �� tenero, linfatico, ha gli occhi azzurri, non mangia che carni bianche o farinacei.
Si chiama Oscarre se �� uomo, ed Adelaide se appartiene all'altro sesso.
In casa, al Dessert, va in cerca del suo istrumento, e quando gli stomachi sono pieni, cio�� quando gli spiriti sono disposti all'allegria, egli vi regala: ?Fra poco a me ricovero? oppure il Miserere del Trovatore.
L'Harmonifl?tista piange facilmente. Dopo un esercizio di quindici anni sul suo istrumento, egli si converte in ruscello.
_L'Organo._
Istromento complicato e maestoso, di indole clericale, destinato, per la sua grande sonorit��, a soperchiare le stonature del clero e del popolo.
L'Organista, ordinariamente, �� un uomo venuto al mondo colla vocazione di fare molto strepito senza troppo consumo delle proprie forze; un uomo che vuol soffiare pi�� forte degli altri, senza logorare i proprii mantici.
Diviene, a quarant'anni, l'amico intimo del parroco e il membro pi�� influente della fabbriceria. Ripete per cinquant'anni alla Messa ed ai Vesperi gli stessi ritornelli; e frattanto egli impara il latino, e sa a memoria tutte le antifone da vivo e da morto. A cinquant'anni sposa una zitellona devota, raccomandata dal coadiutore della parrocchia.
�� buono e mansueto ne' suoi rapporti coniugali, ma alla vigilia di ogni solennit�� ecclesiastica, ha il difetto di sognare ad alta voce. Alla notte del sabbato santo, �� raro ch'egli non svegli la moglie, gridando a tutta voce: ressurexit!--La brava donna si desta di umor lieto per rispondergli col debito cerimoniale: alleluja!
All'et�� di sessant'anni divien sordo, e allora comincia a credere di suonare perfettamente. A 70 anni muore di cordoglio, perch�� il nuovo parroco, in luogo di farlo assidere alla grande mensa coi sacerdoti e coi fabbricieri, lo ha fatto pranzare al tinello, in compagnia del sacrista e del becchino.
_L'Ottavino._
Lo sciagurato che soccombe all'ottavino non �� mai un uomo che goda il perfetto sviluppo delle sue facolt�� intellettuali. Egli ha necessariamente il naso appuntito, sposa una donna losca, e muore schiacciato da un omnibus.
L'ottavino �� il pi�� fatale di tutti gli istrumenti. Esso esige una coltura ed una conformazione particolare dell'unghia del pollice pei buchi che non devono chiudersi che per met��.
L'ottavinista aggiunge sovente a questa infermit�� la mania di addomesticare le faine, le tortore ed i porcellini d'India.
_Il Violoncello._
Per suonare il violoncello bisogna aver le dita lunghe e magre; ma pi�� indispensabile �� ancora il portare capelli lunghissimi che voluttuosamente accarezzino il collo grasso del paletot.
Il violoncellista scorgendo in pericolo di incendio la propria moglie ed
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