fila de' suoi, comand�� a Cletto che ad ogni costo spezzasse la doppia schiera dei regii, ed a Diego affid�� un'eletta squadra di bravi perch�� cogliesse all'imprevista nelle sue ali il nemico e sfondandolo si cacciasse nel centro. Egli poi, seguito da Fuoco e Bino, e da pochi arditi, alz�� il grido d'allarme e a gran furore piomb�� addosso al Frazitto. Fu un urto spaventevole; molti come falciati dalla morte caddero per non pi�� risorgere. Pardo compi�� prodigi; colla spada nella destra, nella sinistra la pistola, faceva largo innanzi a s�� e urlando ad ogni tratto:--Muojano i nemici!--gettava di sella i cavalieri e stramazzava i pedoni. Eccitati dal calor della pugna e dal valore di Pardo, anche Bino e Fuoco rivaleggiarono coi pi�� prodi; quei tre tanto menaron colpi e spossarono che ben presto i regi perdetter terreno e spauriti piegarono. Fu un delirio di rabbia, un violento ricambiar di fendenti e imprecazioni; nessuno rimase illeso, e il campo fu veduto seminato di agonizzanti e cadaveri, tutti feriti nel petto, caduti tutti coll'onor del valore;
Cletto e Diego, degni esecutori di Pardo, tempestarono il nemico nei lati e di fronte.
Pieni di coraggio ed entusiasti, esposero sempre s�� stessi per salvar la vita dei compagni, li eccitarono ad atti di valore incredibili, apriron loro la via. E tutti, gridando Viva Italia, Viva Pardo, insegnarono ai soldati che l'amor della patria infonde in animi generosi coraggio e virt��; uccisero i feritori, feriti uccidevano. Giovani imbelli su quelle alture divennero veterani, i loro bracci parevano di ferro, i loro petti invulnerabili. Allorch�� uno cadeva l'altro serrava la fila, e sempre cacciandosi innanzi portavano la strage nelle nemiche; assottigliati, raddoppiavano il valore e ben aveva diritto Pardo di gridare dal folto della carnificina:--Su, su, bravi, fatevi onore, ancora pochi colpi e nostra sar�� la vittoria.--
E Orlando?
Il buon Orlando, condotti sulle alture Cletto e gli amici, era disceso in paese, e salvato dalle ire soldatesche per la divisa di capitano, aveva raccolti altri giovani e stavali alla lesta, ed il meglio possibile, ordinando, allorquando Enzo cogl'insorti di Cammarata comparve. La presenza dei fratelli dell'alto monte, di un uomo s�� ardito, s�� ostinato qual era Enzo, ravviv�� il desiderio di menar le mani e in Orlando e nei patrioti rimasti in Mussomeli. Epper��, dato bando a qualunque assetto, tutti uniti volser le spalle al sobborgo e salirono alla volta d'Acquaviva. Ivi giunsero nell'ora in cui pi�� dubbia ed accanita ferveva la battaglia, ed il loro arrivo (non eran molti, ma freschi e prodi) assicur�� a Pardo il trionfo. Orlando ed Enzo, scorto Pardo, lo seguirono in mezzo ad un turbine di spari e polvere, e sguainate le sciabole e spianate le carabine caricarono il nemico coll'audacia dei magnanimi, onorarono s�� stessi, s'accrebbero lustro. E la mischia terminava, e le grida di vittoria echeggiavano dovunque, allorch�� Orlando come percosso da un pugno barcoll�� e cadde rovescioni: Buscemo Stampace vedutolo l'aveva preso di mira e gettato morto da sella!
Caduto Orlando, Buscemo, cacciato dal demone dell'odio, fatto coraggioso dalla paura, spron�� il cavallo contro Fuoco ed avventandosegli addosso, disse con voce irata e rabbiosa:
--Fuoco, Fuoco, e la lettera l'hai recata?
--Voi Stampace?
--Rendi l'arme, gaglioffo.
--Ah, furfante!--e Fuoco, colto all'improvvisto da un colpo scaricatogli alle spalle, gett�� la spada e dato furiosamente di piglio al fucile, immerse la baionetta nel ventre al traditore, e s�� d'impeto che il sangue sprizzato dalla larga ferita gl'insudici�� mani e viso. Frazitto, che poco lungi duellava con Pardo, si scagli�� livido di rabbia sul giovinetto, e, rizzatosi sull'animale, cal�� un fendente tanto assestato sul cranio di lui che il filo della spada tagliato il cerebro ripercosse sulle mascelle, Fuoco, orribilmente mutilato, stramazz�� al suolo; ed intanto Buscemo veniva sollevato dai soldati e recato in salvamento. Pardo vide, intravvide, avvamp�� d'ira, impallid��, ed urlando vendetta piomb�� sul maggiore.
Diego e Cletto accorsi essi pure allo strazio del povero Fuoco, perdettero il lume della ragione, e mugghiando terribilmente si precipitarono in mezzo ai nemici. I cavalli, crivellati da palle e punture, caddero bocconi, ed i due temerari, impigliati nelle staffe, furono per loro gran malanno subito circondati. Percossi coi calci delle carabine e sforacchiati da una pioggia di colpi, Cletto e Diego penarono lunga pezza a trarsi di sotto ai morti corridori, ma appena ebbero libera la persona saltarono in piedi e alla gragnuola risposero con una fitta di botte che mai si vide la pi�� disperata. Bench�� due contro dieci, pur si difesero da eroi, e vivo sangue lor spicciava da ogni dove. Mani, coscie, reni, collo, faccia, tutto il corpo fu loro ferito, e cos�� grondanti e sfatti incutevano spavento agli stessi assalitori. Infiacchiti e stremati, percossi senza tregua, sentirono per�� vacillar le ginocchia, s'accosciarono, e gi�� moribondi tenevano in rispetto quella mano di codardi. E codardi eran davvero, perocch�� ammazzavano due morti..... Non hai ancor letti i
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