La battaglia di Benevento | Page 5

Francesco Domenico Guerrazzi
e vide i secoli dileguarsi nella eternit��, le generazioni incalzarsi nella tomba, e la vicenda infinita delle virt�� e dei delitti. Breve fu la sua luce sopra l'onore d'Italia; lunga sul dolore, e su l'onta. Ahim��! io non avrei creduto giammai che i popoli potessero morire della morte degl'individui.--E su quale occhio non ispunta la lacrima, allorch�� la mesta luco della luna e delle stelle sogguarda dall'alto i campi silenziosi della terra? Voce di celeste armonia suona dal rotearsi delle stelle pel cielo, voce di sempiterno canto: e quantunque per troppa distanza non percuota l'orecchio del figlio della terra, pure gl'ispira un senso secreto, una invincibile piet��, che destandogli nell'anima le rimembranze tristamente soavi lo sforza al pianto.1 Bello sei, o cielo d'Italia, sia che la notte od il giorno ti allegri, e veramente opera divina. Quando la Italia sedeva regina del mondo, tu l'eri convenevole padiglione; ma ora..... i valorosi sono morti, i monumenti dispersi, la fama stessa dileguata..... e perch��, o cielo, a tua posta non muti?--Il manto funerale della bellezza non �� oscuro; la gente lo sceglie di lieto colore, l'orna co' fiori della gioia, e tenta ingannarsi sopra una vita che non �� pi��: onde i sospiri, e gli addii, che le si fanno al suo discendere nella fossa, non sono come a persona morta, ma come a tale che deve lungo tempo starsi lontana da noi. L'eterna sapienza che governa il creato concesse questo bel cielo alla Italia, onde le fosse splendido testimonio nei suoi giorni di gloria, e conforto in quelli pi�� lunghi della sventura. Egli solo �� rimasto, perch�� l'ira degli uomini non ce lo ha potuto rapire....
1 Questa �� opinione di Pitagora
E la terra!--Ogni zolla contiene la cenere del cuore di un eroe. I nostri passi sono su la polvere dei grandi... i passi di noi pi�� meritevoli di andare sepolti sotto la polvere! Solo lo straniero conosce le nostre storie, e pieno di reverenza teme ad ogni orma che muove si sollevi dalla terra una voce che gridi: codardo, perch�� calpesti un valoroso? Va pur franco, straniero, ch�� ogni avanzo di vita sia bene spento sul limitare della morte, n�� questi tramonti conoscano crepuscolo; n�� dai sepolcri esca grido di trapassato, dove non ve lo ponga il valore, o la piet�� dei viventi. Agli avviliti le tombe offrono la stanza del cadavere sformato, piuttosto che l'altare dei magnanimi sensi; la mente trascorre al lezzo, piuttostoch�� alla gloria: e noi siamo da gran tempo tali, che non osiamo popolare gli avelli co' sublimi fantasmi della grandezza. A che mai sorgerebbero le forme venerate dei padri? Forse a vedere di qual condanna vada fulminata la loro schiatta infelice? Forse a conoscere che non vive cuore italiano che palpiti per le glorie italiane? Risparmiatevi, o padri, questo amaro cordoglio: risparmiateci, o padri, la rampogna delle vostre sembianze: la morte stia convenevole spazio tra noi.--Possano questi secoli non essere rammentati nella Storia! Possano i posteri lasciarci il retaggio che solo aneliamo.... l'oblio!
Per cui sono quei frutti? La terra non cura saperlo: ella li presenta liberale a chiunque stende la mano per raccoglierli. Una spada di fuoco fu posta a guardia dell'Eden, e i padri peccatori ed i figli innocenti ne perderono la speranza della vista.... Se in voi non rugge ardimento di battaglia.... maledetto colui che mander�� il gemito della vilt��.... abbiatevi almeno quello che pu�� avere di grande il vituperio.... soffrite muti.
Io racconto una storia di delitti, delitti atroci e crudeli, quali uomini scellerati, che hanno in odio il Creatore e la creatura, possono commettere: quali appena si stimerebbe che vi fosse orecchio da intenderli, non che anima da divisarli, e braccio da eseguirli. N�� alcuno mi accusi ch'io mi proponga atterrire anzich�� ammaestrare la gente. Lieve cosa �� il detto, ma la parola della sapienza non vola sovente dal labbro degli uomini. Mediti prima chi tale avvisa accusarmi su le vicende dei secoli; mediti sopra il cuore degli uomini, e veda la storia dei generosi esser fatta pei generosi. Di niun sorriso va lieto l'aspetto della virt��; suo solo compenso la gloria:--altissimo e primo veramente tra i conforti concessi alla decaduta schiatta di Adamo! ma altissimo e primo pei cuori gentili che sanno amarla, vivere per essa, e per essa morire. Laddove il vizio abbia inaridito le menti, e le anime languiscano appassite dalla costumanza del male, che sono essi mai i fantasmi della gloria? Nomi di scherno, soggetti di riso. Pi�� veemente forza si vuole che non �� la voce della virt��. Lo aspetto delle rovine del misfatto pu�� commuovere quegli spiriti, o nessuna altra cosa lo pu��. La sola voce tremenda dell'Arcangelo spezza le lapide, e suscita i trapassati dal letargo della morte....
�� l'ultimo grado del crepuscolo; un raggio mestissimo si diffonde lungo i lidi fiorenti di Napoli. Le vette dei
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