Il Tenente dei Lancieri | Page 4

Gerolamo Rovetta
erano sparite. Gli altri poi facevano anche più
rumore del solito, per timore che la voce della signora Maddalena non
si udisse in istrada.

Ma questa volta la signora Maddalena non fiatò. Continuava a fissare
Giacomo, immobile, muta: quando la signora Maddalena guardava uno
dei giovani del fondaco in quel modo, la sera si facevano i conti e il
disgraziato era messo in libertà.
E infatti essa ripensava a un suo progetto che da anni le mulinava in
testa per quel ragazzaccio. Altro che il volontariato! Lo avrebbe
imbarcato come mozzo sopra una nave a vela: gli avrebbe fatto fare il
giro del mondo. Suo padre non voleva? Voleva lei, e basta.
--Hop! hop! hoplà, là!--continuava a gridare il monello.
Essa a un tratto, mentre le passava vicino, lo, afferrò per i capelli, lo
arrestò scotendolo con violenza.
--Scimmiotto!--borbottò fremente.--Va via! Fuori dei piedi!--e lo buttò
lontano, verso la porta del fondaco.
Il ragazzo alla sua volta impallidì.
--Sì! Anche subito--rispose.--Anche sul momento. Sono un uomo, e
non ti riconosco il diritto di trattarmi come un cane, d'insultarmi in
questo modo. Hai capito?--e si piantò diritto in faccia a sua madre,
fissandola pallido, ma sicuro.
Maddalena lo squadrò dal capo ai piedi; a un tratto si sentì confusa da
quell'occhio limpido, ceruleo, che la fissava, abbassò lo sguardo.... e
scorse allora, per la prima volta, la ciocca colorata di un fazzoletto di
batista che spuntava dalla tasca di Giacomino.
--Che roba è questa?--Di nuovo aggrottò le ciglia, ficcò due dita nella
tasca, ne tirò fuori lentamente il fazzoletto impregnato di acqua, di
Colonia, dietro al quale schizzarono via, e ruzzolarono in terra un
porta-sigarette d'argento ed un ritratto di donna.
--Che roba è?--ripetè la madre con una intonazione.--Roba mia.
--Roba mia--esclamò il giovanotto arditamente.--Roba mia.

E mentre Maddalena si chinava a raccattare il porta-sigarette, egli, in un
attimo, ghermì il ritratto, e se lo ficcò nella tasca interna della giacca,
che si abbottonò risolutamente.
--Quel ritratto a me, fuori!
--No.
--Fuori!
--No: mai.
Il giovane, per difenderlo ancor meglio, incrociò lo braccia sul petto.
--Vi ripeto: lo voglio e me lo darete.--Ma essa era avvezza a quelle
ribellioni e sapeva che lì per lì, anche a pestarlo, non avrebbe ottenuto
niente. Allora, pesando il porta-sigarette sul palmo della mano, come
per valutarne il prezzo, cambiò discorso:
--Questo, intanto, rispondete, dove lo avete rubato?
--Rubato?...--Lì per lì il ragazzo si sentì montare il sangue alla testa, ma
non poteva, non voleva dire come lo aveva avuto; non voleva
compromettere suo padre.--L'ho comperato coi miei denari--rispose.
--Bugiardo!--gli gridò in faccia la signora Maddalena colla voce
strozzata, poi, come mossa da un'improvvisa risoluzione:--Venite con
me--gli disse, e si avviò al solito bugigattolo: fece entrare Giacomino
per il primo; essa lo seguì e chiuse l'uscio.
--Tu fai debiti--gli disse, accostandogli la bocca al viso e quasi
bruciandolo con una vampata di fiato.
--No, mamma--balbettò l'altro un po' scosso.
--Tu fai debiti; non negarlo, io lo so. Da un pezzo me ne sono accorta. I
tuoi vestiti li fai rifare, stringere, accomodare. Dove trovi i quattrini? E
le cravatte?--E così dicendo, preso Giacomino per il nodo della cravatta,
lo scoteva, lo stringeva così forte da soffocarlo.--Tutti i giorni hai una

cravatta nuova. Chi ti dà i danari? E questo... balocco? e mostrava il
porta-sigarette--costerà almeno una cinquantina di lire. Com'è che si
trova nelle tue saccocce? Io denaro non te ne do, tuo padre non può
dartene, perché non ne ha: dunque, o rubi o prendi la roba senza pagare,
che fa lo stesso. Ti conosco, mascherina. Tu non sei come i tuoi fratelli,
tu, tu--e nel crescendo di quel tu, misto alla collera, alla minaccia
pareva ci fosse dell'astio, perfino dell'odio.
Giacomo sentì tutto ciò. Nel viso alterato della madre non vide nessuna
espressione di bontà, di affetto; diventò ancor più smorto, balbettò
qualche parola sconnessa, poi, di colpo, scoppiò in un pianto dirotto.
Alla vista di quelle lacrime, la signora Maddalena, invece di placarsi,
parve anche più inviperita: chissà? quelle lacrime le ridestavano forse a
suo dispetto un senso di pietà e di rimorso in fondo al cuore.
--Coccodrillo--borbottò. Poi, credendolo vinto, fece l'atto di mettergli la
mano in tasca.-Fuori il ritratto.
--No: questo no!--rispose il ragazzo, ridiventando uomo a quella
minaccia: non piangeva più, e aggrottava a sua volta le ciglia, guatando
la madre cogli occhi torvi.
La signora Maddalena sogghignò beffardamente.
--Un'amante!... E non hai ancora vent'anni! Debiti, giuoco, perché so
che vai anche a giuocare al caffè Biffi, alla birraria Nazionale. Debiti,
giuoco... e donne. Tu sei di quelle buone lane che mandano in malora le
famiglie, che divorano i patrimoni. Ma questo non deve essere, questo
io non voglio che sia, per tuo padre, per i tuoi fratelli e per me. Nè colle
buone, nè colle cattive, nè da bimbo, nè da
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