Il Comento alla Divina Commedia, e gli altri scritti intorno a Dante, vol. 1 | Page 6

Giovanni Boccaccio
s'ingegner�� di cacciare l'aguta febbre col fuoco, o il freddo delle medolla dell'ossa col ghiaccio o con la neve? Certo, niuno altro, se non colui che con nuova moglie creder�� l'amorose tribulazion mitigare. Non conoscono quegli, che ci�� credono fare, la natura d'amore, n�� quanto ogni altra passione aggiunga alla sua. Invano si porgono aiuti o consigli alle sue forze, se egli ha ferma radice presa nel cuore di colui che ha lungamente amato. Cos�� come ne' princ��pi ogni picciola resistenza �� giovevole, cos�� nel processo le grandi sogliono essere spesse volte dannose. Ma da ritornare �� al proposito, e da concedere al presente che cose sieno, le quali per s�� possano l'amorose fatiche fare obliare.
Che avr�� fatto per�� chi, per trarmi d'un pensiero noioso, mi metter�� in mille molto maggiori e di pi�� noia? Certo niuna altra cosa, se non che per giunta del male che m'avr�� fatto, mi far�� disiderare di tornare in quello, onde m'ha tratto; il che assai spesso veggiamo addivenire a' pi��, li quali o per uscire o per essere tratti d'alcune fatiche, ciecamente o s'ammogliano o sono da altrui ammogliati; n�� prima s'avveggiono, d'uno viluppo usciti, essere intrati in mille, che la pruova, sanza potere, pentendosi, indietro tornare, n'ha data esperienza. Dierono gli parenti e gli amici moglie a Dante, perch�� le lagrime cessassero di Beatrice. Non so se per questo, comech�� le lagrime passassero, anzi forse eran passate, s�� pass�� l'amorosa fiamma; ch�� nol credo; ma, conceduto che si spegnesse, nuove cose e assai poterono pi�� faticose sopravvenire. Egli, usato di vegghiare ne' santi studi, quante volte a grado gli era, cogl'imperadori, co' re e con qualunque altri altissimi prencipi ragionava, disputava co' filosofi, e co' piacevolissimi poeti si dilettava, e l'altrui angosce ascoltando, mitigava le sue. Ora, quanto alla nuova donna piace, �� con costoro, e quel tempo, ch'ella vuole tolto da cos�� celebre compagnia, gli conviene ascoltare i femminili ragionamenti, e quegli, se non vuol crescer la noia, contra il suo piacere non solamente acconsentir, ma lodare. Egli, costumato, quante volte la volgar turba gli rincresceva, di ritrarsi in alcuna solitaria parte e, quivi speculando, vedere quale spirito muove il cielo, onde venga la vita agli animali che sono in terra, quali sieno le cagioni delle cose, o premeditare alcune invenzioni peregrine o alcune cose comporre, le quali appo li futuri facessero lui morto viver per fama; ora non solamente dalle contemplazioni dolci �� tolto quante volte voglia ne viene alla nuova donna, ma gli conviene essere accompagnato di compagnia male a cos�� fatte cose disposta. Egli, usato liberamente di ridere, di piagnere, di cantare o di sospirare, secondo che le passioni dolci e amare il pungevano, ora o non osa, o gli conviene non che delle maggiori cose, ma d'ogni picciol sospiro rendere alla donna ragione, mostrando che 'l mosse, donde venne e dove and��; la letizia cagione dell'altrui amore, la tristizia esser del suo odio estimando.
Oh fatica inestimabile, avere con cos�� sospettoso animale a vivere, a conversare, e ultimamente a invecchiare o a morire! Io voglio lasciare stare la sollecitudine nuova e gravissima, la quale si conviene avere a' non usati (e massimamente nella nostra citt��), cio�� onde vengano i vestimenti, gli ornamenti e le camere piene di superflue dilicatezze, le quali le donne si fanno a credere essere al ben vivere opportune; onde vengano li servi, le serve, le nutrici, le cameriere; onde vengano i conviti, i doni, i presenti che fare si convengono a' parenti delle novelle spose, a quegli che vogliono che esse credano da loro essere amate; e appresso queste, altre cose assai prima non conosciute da' liberi uomini; e venire a cose che fuggir non si possono. Chi dubita che della sua donna, che ella sia bella o non bella, non caggia il giudicio nel vulgo? Se bella fia reputata, chi dubita che essa subitamente non abbia molti amadori, de' quali alcuno con la sua bellezza, altri con la sua nobilt��, e tale con maravigliose lusinghe, e chi con doni, e quale con piacevolezza infestissimamente combatter�� il non stabile animo? E quel, che molti disiderano, malagevolmente da alcuno si difende. E alla pudicizia delle donne non bisogna d'essere presa pi�� che una volta, a fare s�� infame e i mariti dolorosi in perpetuo. Se per isciagura di chi a casa la si mena, fia sozza, assai aperto veggiamo le bellissime spesse volte e tosto rincrescere; che dunque dell'altre possiamo pensare, se non che, non che esse, ma ancora ogni luogo nel quale esse sieno credute trovare da coloro, a' quali sempre le conviene aver per loro, �� avuto in odio? Onde le loro ire nascono, n�� alcuna fiera �� pi�� n�� tanto crudele quanto la femmina adirata, n�� pu�� viver sicuro di s��, chi s�� commette ad alcuna, alla quale paia con ragione esser
Continue reading on your phone by scaning this QR Code

 / 113
Tip: The current page has been bookmarked automatically. If you wish to continue reading later, just open the Dertz Homepage, and click on the 'continue reading' link at the bottom of the page.