ogni
centimetro cubico corrispondono gr. 0,00413 d'acido fosforico.
Facendo la soluzione d'ossido giallo d'uranio gr. 20,3 in acido acetico e
poi portando questa con aggiunta d'acqua distillata al volume di 1000
c.c. si ha che un 1 c.c. corrisponde a 0,005 di acido fosforico.
È ben evidente che si ricorderà di ridurre questa quantità in rapporto ai
centimetri cubici d'urina impiegata.
Carbonati.
Si riconoscono nell'urina i carbonati dalla effervescenza cogli acidi.
Prima, però, bisogna riscaldare l'urina per liberarla dell'anidride
carbonica in parte sciolta in essa e in parte combinata labilmente ai
fosfati.
CAPITOLO 2.°
Sostanze organiche ternarie
§ 1° _Alcool_--Sono alcool quei corpi organici derivati dalla
sostituzione di un ossidrile OH ad un atomo H di un idrocarburo saturo;
es. CH metano, da CH alcool, OH metilico.
Alcool etilico.-Degli alcooli, l'alcool etilico C_{2}H_{5}CHOH trovasi
nel sangue, nel chilo, nell'urina, dopo l'introduzione di alcool o di idrati
di carbonio e nel tubo digerente. Allorchè si beve molto alcool questo
s'elimina abbondantemente pei reni, e le urine ne sono ricche, pero il
trovarsi esso in quest'ultime può dipendere dalla fermentazione del
glucosio e decomposizione di esso in alcool ed anidride carbonica,
avvenuta fuori dell'organismo.
Queste son le reazioni che svelano la sua presenza:
Trattato a caldo con soluzione di iodo e potassa dà iodoformio; con
acido solforico e bicromato di potassa dà un colore verde brillante al
liquido che ne tiene in soluzione.
L'ossigeno in presenza della spugna di platino e di corpi ossidanti lo
tramuta in aldeide ed acido acetico, riconoscibili per l'odore
caratteristico.
Colesterina.
Altro alcool importante è la colesterina C_{26}H_{44}O + H_{2}O
sostanza bianca, cristallizzabile in tavolette romboidali, madreperlaceo,
insolubili nell'acqua, nell'alcool a freddo e nell'etere, solubile
nell'alcool bollente, nel cloroformio, nella benzina e nel solfuro di
carbonio.
La bile ne tiene costantemente in soluzione mercè i glicolati e
taurocolati alcalini nel rapporto in peso del 30 a 40 per mille: son di
colesterina formati in gran parte i calcoli biliari, i quali od ostruiscono
il dotto biliare o passano nel duodeno, donde escono, per le feci.
Nell'urina trovasi patologicamente allorchè la bile è riassorbita dal
sangue, non escreta pel coledoco: l'urina allora possiede del pari in
soluzione gli acidi ed i pigmenti biliari epperò dicesi urina biliare.
Trovasi del pari nell'urina per malattie nervose.
La massa nervosa centrale ne possiede abbondantemente: la sostanza
bianca ne è più ricca della grigia, contenendo la prima circa il 50 per
cento di colesterina laddove la sostanza grigia ne contiene il 18 per
cento. Nella massa nervosa, la colesterina nasce dalla ossidazione dei
suoi lipoidi.
La reazione caratteristica della colesterina è quella di dare una
colorazione rosso-ciliegia con l'acido solforico a caldo; questo colore si
fa prima violetto, poi azzurro con la tintura alcoolica di iodo: lasciato
all'aria a poco a poco divien violetto-bleu.
Sciolta nel cloroformio ha gradi di colorazione vari e decrescentemente
intensi sino a decolorarsi del tutto.
Evaporata a caldo coll'acido nitrico lascia una macchia gialla che si fa
giallo-arancio coll'ammoniaca.
Glicerina.
È un alcool triatomico cioè possiede un radicale (C_{3}H_{5})'''
trivalente: l'alcool etilico e la colesterina di cui abbiamo parlato sono
manovalenti.
Il radicale (C_{3}H_{7}) propile è la base C_{3}H_{8} propano non
satura per tre atomi.
La glicerina propilica C_{3}H_{8}O_{3} deriva da sdoppiamento dei
grassi alla cui costituzione prende parte il radicale glicerico
C_{3}H_{8}; saponificando i grassi si ha glicerina, epperò questa
trovasi nel tubo digerente dopo l'introduzione di grassi neutri.
La glicerina aumenta considerevolmente la formazione del glicogene
nel fegato e l'eliminazione dell'acido urico.
È un liquido incolore o appena gialletto, sciropposo, di sapore
dolciastro-piccante; rifrange la luce epperò appare molto chiaro e
rilucente; non evapora, ma assorbe dall'aria il vapore d'acqua; è solubile
nell'acqua e nell'alcool, ma non, nell'etere, nel cloroformio e negli olii
essenziali. È neutra di reazione.
§ 2° Idrati di carbonio.--Diconsi idrati di carbonio quelle sostanze in
cui il rapporto ha O ed H è quello che hanno questi due corpi semplici
nella molecola d'acqua: esse sostanze ternarie hanno sempre di C sei
atomi ovvero un numero di atomi multiplo di sei.
Se ne fanno tre gruppi.
1° gruppo: Amidi, cui appartengono l'amido, la fecola, ed il glicogene.
2° gruppo: Glucosidi cui appartengono glucosio, inosite e levulosio.
3° gruppo--Saccarosi, cui appartengono zucchero di canna, lattosio,
mellitosio.
Amido.--C_{5}H_{10}O_{5}. Al microscopio si presenta costituito di
tanti granelli caratterizzati da un ilo od ostiolo (punto centrale più
opaco) attorno al quale stanno le zone concentriche dell'amido.
Osservandolo ad occhio nudo appare polvere o masse irregolari di una
bianchezza caratteristica: la luce del sole cadendo sull'amido lo fa parer
lucente quasi fosse formato di piccoli cristallini.
La ptialina sprigiona la granulosa dall'involucro di cellulosa--parti di
cui è formato ogni granello d'amido--e la tramuta alla temperatura di
40° centigradi in amidulina che si colora in bleu coll'iodo, poi in eritro
destrina che l'iodo colora in rosso. Questa, parte si trasforma
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