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Luigi Pirandello
trovare una matrice feconda,
una fantasia che li seppe allevare e nutrire, far vivere per l'eternità!
Il capocomico. Tutto questo va benissimo! Ma che cosa vogliono loro
qua?
Il padre. Vogliamo vivere, signore!
Il capocomico (ironico). Per l'eternità?
Il padre. No, signore: almeno per un momento, in loro.
Un attore. Oh, guarda, guarda!

La prima attrice. Vogliono vivere in noi!
L'attor giovane (indicando la Figliastra). Eh, per me volentieri, se mi
toccasse quella lì!
Il padre. Guardino, guardino: la commedia è da fare;
al Capocomico:
ma se lei vuole e i suoi attori vogliono, la concerteremo subito tra noi!
Il capocomico (seccato). Ma che vuol concertare! Qua non si fanno di
questi concerti! Qua si recitano drammi e commedie!
Il padre. E va bene! Siamo venuti appunto per questo qua da lei!
Il capocomico. E dov'è il copione?
Il padre. È in noi, signore.
Gli Attori rideranno.
Il dramma è in noi; siamo noi; e siamo impazienti di rappresentarlo,
così come dentro ci urge la passione!
La figliastra (schernevole, con perfida grazia di caricata impudenza).
La passione mia, se lei sapesse, signore! La passione mia... per lui!
Indicherà il Padre e farà quasi per abbracciarlo; ma scoppierà poi in
una stridula risata.
Il padre (con scatto iroso). Tu statti a posto, per ora! E ti prego di non
ridere così!
La figliastra. No? E allora mi permettano: benché orfana da appena due
mesi, stiano a vedere lor signori come canto e come danzo!
Accennerà con malizia il «Prends garde à Tchou-Thin-Tchou» di Dave
Stamper ridotto a Fox-trot o One-Step lento da Francis Salabert: la

prima strofa, accompagnandola con passo di danza.
Les chinois sont un peuple malin, De Shangai à Pekin, Ils ont mis des
criteaux partout: Prenez garde à Tchou-Thin-Tchou!
Gli Attori, segnatamente i giovani, mentre ella canterà e ballerà, come
attratti da un fascino strano, si moveranno verso lei e leveranno
appena le mani quasi a ghermirla. Ella sfuggirà e, quando gli Attori
scoppieranno in applausi, resterà, alla riprensione del Capocomico,
come astratta e lontana.
Gli attori e le attrici (ridendo e applaudendo). Bene! Brava!
Benissimo!
Il capocomico (irato). Silenzio! Si credono forse in un caffè-concerto?
Tirandosi un po' in disparte il Padre, con una certa costernazione:
Ma dica un po', è pazza?
Il padre. No, che pazza! È peggio!
La figliastra (subito accorrendo al Capocomico). Peggio! Peggio! Eh
altro, signore! Peggio! Senta, per favore: ce lo faccia rappresentar
subito, questo dramma, perché vedrà che a un certo punto, io--quando
questo amorino qua
prenderà per mano la Bambina che se ne starà presso la Madre e la
porterà davanti al Capocomico
--vede com'è bellina?
la prenderà in braccio e la bacerà
cara! cara!
La rimetterà a terra e aggiungerà, quasi senza volere, commossa:
ebbene, quando quest'amorino qua, Dio la toglierà d'improvviso a

quella povera madre: e quest'imbecillino qua
spingerà avanti il Giovinetto, afferrandolo per una manina
sgarbatamente
farà la più grossa delle corbellerie, proprio da quello stupido che è
lo ricaccerà con una spinta verso la Madre
--allora vedrà che io prenderò il volo! Sissignore! prenderò il volo! il
volo! E non mi par l'ora, creda, non mi par l'ora! Perché, dopo quello
che è avvenuto di molto intimo tra me e lui
indicherà il Padre con un orribile ammiccamento
non posso più vedermi in questa compagnia, ad assistere allo strazio di
quella madre per quel tomo là
indicherà il Figlio
--lo guardi! lo guardi!--indifferente, gelido lui, perché è il figlio
legittimo, lui! pieno di sprezzo per me, per quello là,
indicherà il Giovinetto
per quella creaturina; ché siamo bastardi--ha capito? bastardi.
Si avvicinerà alla Madre e l'abbraccerà.
E questa povera madre--lui--che è la madre comune di noi tutti--non la
vuol riconoscere per madre anche sua--e la considera dall'alto in basso,
lui, come madre soltanto di noi tre bastardi--vile!
Dirà tutto questo, rapidamente, con estrema eccitazione e arrivata al
«vile» finale, dopo aver gonfiato la voce sul «bastardi», lo pronunzierà
piano, quasi sputandolo.
La madre (con infinita angoscia al Capocomico). Signore, in nome di
queste due creaturine, la supplico...

si sentirà mancare e vacillerà
--oh Dio mio...
Il padre (accorrendo a sorreggerla con quasi tutti gli Attori sbalorditi
e costernati). Per carità una sedia, una sedia a questa povera vedova!
Gli attori (accorrendo).--Ma è dunque vero?--Sviene davvero?
Il capocomico. Qua una sedia, subito!
Uno degli Attori offrirà una sedia; gli altri si faranno attorno
premurosi. La Madre, seduta, cercherà d'impedire che il Padre le
sollevi il velo che le nasconde la faccia.
Il padre. La guardi, signore, la guardi...
La madre. Ma no, Dio, smettila!
Il padre. Lasciati vedere!
Le solleverà il velo.
La madre (alzandosi e recandosi le mani al volto, disperatamente). Oh,
signore, la supplico d'impedire a quest'uomo di ridurre a effetto il suo
proposito, che per me è orribile!
Il capocomico (soprappreso, stordito). Ma io non capisco più dove
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