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Luigi Pirandello

sul palcoscenico. Il Segretario gli porgerà la posta: qualche giornale,
un copione sottofascia.
Il capocomico. Lettere?
Il segretario. Nessuna. La posta è tutta qui.
Il capocomico (porgendogli il copione sottofascia). Porti in camerino.
Poi, guardandosi attorno e rivolgendosi al Direttore di scena:
Oh, qua non ci si vede. Per piacere, faccia dare un po' di luce.
Il direttore di scena. Subito.
Si recherà a dar l'ordine. E poco dopo il palcoscenico sarà illuminato
in tutto il lato destro, dove staranno gli Attori, d'una viva luce bianca.
Nel mentre, il Suggeritore avrà preso posto nella buca, accesa la
lampadina e steso davanti a sè il copione.
Il capocomico (battendo le mani). Su, su, cominciamo.
Al Direttore di scena:
Manca qualcuno?

Il direttore di scena. Manca la Prima Attrice.
Il capocomico. Al solito!
Guarderà l'orologio.
Siamo già in ritardo di dieci minuti. La segni, mi faccia il piacere. Così
imparerà a venire puntuale alla prova.
Non avrà finito la reprensione, che dal fondo della sala si udrà la voce
della Prima Attrice.
La prima attrice. No, no, per carità! Eccomi! Eccomi!
È tutta vestita di bianco, con un cappellone spavaldo in capo e un
grazioso cagnolino tra le braccia; correrà attraverso il corridojo delle
poltrone e salirà in gran fretta una delle scalette.
Il capocomico. Lei ha giurato di farsi sempre aspettare.
La prima attrice. Mi scusi. Ho cercato tanto una automobile per fare a
tempo! Ma vedo che non avete ancora cominciato. E io non sono subito
di scena.
Poi, chiamando per nome il Direttore di scena e consegnandogli il
cagnolino:
Per piacere, me lo chiuda nel camerino.
Il capocomico (borbottando). Anche il cagnolino! Come se fossimo
pochi i cani qua.
Batterà di nuovo le mani e si rivolgerà al Suggeritore:
Su, su, il secondo atto del «Giuoco delle parti».
Sedendo sulla poltrona:
Attenzione, signori. Chi è di scena?

Gli Attori e le Attrici sgombreranno il davanti del palcoscenico e
andranno a sedere da un lato, tranne i tre che principieranno la prova
e la Prima Attrice, che, senza badare alla domanda del Capocomico, si
sarà messa a sedere davanti ad uno dei due tavolini.
Il capocomico (alla Prima Attrice). Lei dunque è di scena?
La prima attrice. Io, nossignore.
Il capocomico (seccato). E allora si levi, santo Dio!
La Prima Attrice si alzerà e andrà a sedere accanto agli altri Attori
che si saranno già tratti in disparte.
Il capocomico (al Suggeritore). Cominci, Cominci.
Il suggeritore (leggendo nel copione). «In casa di Leone Gala. Una
strana sala da pranzo e da studio.»
Il capocomico (volgendosi al Direttore di scena). Metteremo la sala
rossa.
Il direttore di scena (segnando su un foglio di carta). La rossa. Sta
bene.
Il suggeritore (seguitando a leggere nel copione). «Tavola
apparecchiata e scrivania con libri e carte. Scaffali di libri e vetrine con
ricche suppellettili da tavola. Uscio in fondo per cui si va nella camera
da letto di Leone. Uscio laterale a sinistra per cui si va nella cucina. La
comune è a destra.»
Il capocomico (alzandosi e indicando). Dunque, stiano bene attenti: di
là, la comune. Di qua, la cucina.
Rivolgendosi all'Attore che farà la parte di Socrate:
Lei entrerà e uscirà da questa parte.
Al Direttore di scena:

Applicherà la bussola in fondo, e metterà le tendine.
Tornerà a sedere.
Il direttore di scena (segnando). Sta bene.
Il suggeritore (leggendo c.s.). «Scena Prima. Leone Gala, Guido
Venanzi, Filippo detto Socrate.»
Al Capocomico:
Debbo leggere anche la didascalia?
Il capocomico. Ma sì! si! Gliel'ho detto cento volte!
Il suggeritore (leggendo c.s.). «Al levarsi della tela, Leone Gala, con
berretto da cuoco e grembiule, e intento a sbattere con un mestolino di
legno un uovo in una ciotola. Filippo ne sbatte un altro, parato anche
lui da cuoco. Guido Venanzi ascolta, seduto.»
Il primo attore (al Capocomico). Ma scusi, mi devo mettere proprio il
berretto da cuoco in capo?
Il capocomico (urtato dall'osservazione). Mi pare! Se sta scritto lì!
Indicherà il copione.
Il primo attore. Ma è ridicolo, scusi!
Il capocomico (balzando in piedi sulle furie). «Ridicolo! ridicolo!» Che
vuole che le faccia io se dalla Francia non ci viene più una buona
commedia, e ci siamo ridotti a mettere in iscena commedie di
Pirandello, che chi l'intende è bravo, fatte apposta di maniera che né
attori né critici né pubblico ne restino mai contenti?
Gli Attori rideranno. E allora egli alzandosi e venendo presso il Primo
Attore, griderà:
Il berretto da cuoco, sissignore! E sbatta le uova! Lei crede, con codeste

uova che sbatte, di non aver poi altro per le mani? Sta fresco! Ha da
rappresentare il guscio delle uova che sbatte!
Gli Attori torneranno a ridere e si metteranno a far commenti tra loro
ironicamente.
Silenzio! E prestino ascolto quando spiego!
Rivolgendosi di nuovo al Primo Attore:
Sissignore, il guscio: vale a dire la vuota
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