Nel paese dei dollari | Page 7

Adolpho Rossi
cavalla più veloce che si conosca, vinca anche alle corse di domani. Comunque sia, quest'uomo che vale (come si dice) duecentotrenta milioni di dollari d'oro, cioè millecentocinquanta milioni di lire italiane, è di cattivo umore e non mostra di divertirsi.
* * *
Meno di cinquant'anni fa non si aveva idea a New-York di tante ricchezze.
Da una curiosa statistica, pubblicata nel 1846 negli uffici del Sun, si rileva che allora il più ricco americano del Nord era John Jacob Astor, che possedeva per circa venticinque milioni di beni stabili a New-York. Venivano quindi i patrimoni di Van Rensealeur, valutato dieci milioni, e di William B. Astor, cinque. La lista dei cittadini e dei patrimoni valutati ciascuno mezzo milione o meno d'un milione conteneva appena quarantacinque nomi.
Allora non si parlava nè di Bennett, nè di Cyrus Field, nè di Jay Gould, nè di Russel Sage. Dopo il 1846, la maggior parte di coloro che trovavansi nella lista, sono diventati molto più ricchi, essi o i loro discendenti; ma nel frattempo si formarono altre fortune enormi, la cui origine è meravigliosa quanto la nascita di Minerva dal cervello di Giove.
I soli patrimoni riuniti di Jay Gould e di Vanderbilt costituiscono più del doppio delle ricchezze, di tutti i milionari e mezzo milionari della metropoli di cinquant'anni fa.
--Come mai--domandavo quella notte al mio amico uscendo dal ballo--hanno potuto questi individui accumulare tanto rapidamente ricchezze così enormi?
Non era difficile la risposta: con le speculazioni più arrischiate, con la frode e con le corruzioni. La vita di tutti i re della Borsa e dei magnati ferroviari americani, non è che una storia di imbrogli. è impossibile mettere insieme dal nulla, con mezzi onesti e in pochissimi anni, simili sostanze. Il più meschino dei predetti magnati delle ferrovie è molto più ricco dell'opulento ed arrogante Marco Crasso, la cui fortuna veniva considerata la più colossale della Repubblica Romana.
I fondatori delle dinastie reali degli Asburgo, degli Hohenzollern e via dicendo erano briganti o soldati di ventura, ma almeno arrischiavano continuamente la vita per la fama e per la fortuna. La nuova aristocrazia americana, invece, ha sostituito la scaltrezza al coraggio, la frode e le arti della corruzione nella politica ai pericoli del campo di battaglia.
La maggior parte di questi milionari si sono insomma arricchiti ingannando il pubblico e corrompendo le persone alle quali il popolo aveva affidata la legislazione degli Stati e della Nazione.
--Certe operazioni di Borsa--mi diceva il mio amico, pratico di Wall Street--sono così immorali che quando si verificarono ultimamente alcuni grossi fallimenti, avendo la stampa gridato allo scandalo, il governo ordinò una inchiesta sui corners e sui futures.
--Che cosa significano queste parole?
--Sono colpi di mano che gli speculatori più furbi e più pratici fanno a danno dei piccoli capitalisti: sono nuovi imbrogli non preveduti dai codici. Il Comitato incaricato dell'inchiesta credette bene di cominciare le sue investigazioni chiedendo informazioni e schiarimenti ai giuocatori più famosi e fortunati, a Vanderbilt, Gould e Hatch, tre colossi di Wall Street, la trinità che impera sulla Borsa di New-York. Figurarsi se costoro, che s'ingrassano di corners e di futures, hanno dato al Comitato risposte tali da provocare una legge contro le loro speculazioni!
--Mi pare che sia come se un agente di polizia incaricato di una investigazione sulle gesta di una banda di briganti, si rivolgesse per avere spiegazioni ai capi della banda stessa!
--Precisamente. I milionari interrogati risposero scherzando. Essi sapevano che l'inchiesta sarebbe finita in nulla. Gli speculatori, che rovinano spesso tante famiglie, che riducono tanti giuocatori a farsi saltare le cervella, sono gente fuori delle leggi. Basta pensare che le ferrovie degli Stati Uniti sono valutate sei miliardi di dollari e che meno di una ventina di individui amministra a suo talento più della metà di questo immenso capitale. Non c'è da meravigliarsi se questi signori spadroneggiano anche nei tribunali. Le amministrazioni stesse degli Stati si trovano alla loro mercè, poichè nella maggior parte degli Stati i loro impiegati sono abbastanza numerosi per eleggere i pubblici funzionari. Venti dei principali direttori di strade ferrate se si coalizzano possono decidere delle principali elezioni per mezzo degli impiegati di cui regolano i voti.
--Vedo, pur troppo, che tutto il mondo è paese.
--Sapete come fa spesso il presidente o uno dei principali azionisti di una società di ferrovie o di altre imprese per assicurarsi il voto del Consiglio amministrativo? Col mezzo di uno speciale servizio di polizia segreta, egli si procura un archivio nel quale è documentata la vita di ciascun membro del Consiglio stesso. Siccome quasi tutti questi signori speculatori all'ingrosso hanno qualche magagna sulla coscienza, venuto il giorno in cui si ha bisogno del loro voto, se qualcheduno è contrario, riceve all'improvviso la visita di un misterioso dectetive, il quale gli dice: ?Domani dovete dare il vostro voto al tale progetto: se non lo farete saranno pubblicate queste interessanti notizie di
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