Lindomani | Page 7

Neera
stata l'Appollonia a preparare queste belle cose?
--Lei, certamente. Vi avr�� impiegato tutto il tempo che ci volle a noi per percorrere l'Italia; ma infine, ognuno fa quello che pu��.
Marta, levandosi il cappello e la spolverina, sedette sul divano che era ai piedi del letto, sentendosi finalmente in casa propria.
--Oh come si sta bene qui!
Tese le mani a suo marito, invitandolo a sedersi anche lui sul divano. Ora non dubitava pi�� di essere la signora Oriani.
La sua felicit�� doveva incominciare da quel momento; prima era stata una corsa vertiginosa, contraria all'amore. L'amore ha bisogno di un nido.
Marta sollev�� gli occhi, girandoli torno torno come per prendere possesso d'ogni cosa; e quando ebbe ben riguardata la camera, il letto, le cortine a fiori, fiss�� Alberto con un'estasi tale di riconoscenza, di tenerezza timida e ardente, che egli, un po' sorpreso, la baci��, non sapendo che dire. Ella trasal�� tutta, colla speranza di una rivelazione.
--O mio Alberto, mi amerai sempre, sempre?
--Che domanda!
--Dillo!
--Ne dubiti dunque!
--Dillo...--ripet�� Marta, stringendosi, avviticchiandosi a lui tutta tremante, con la bocca socchiusa.
Un'ondata di sangue color�� la fronte di Alberto, che rispose per la durata di un attimo alla stretta di sua moglie. Poi si sciolse, dolcemente, ravviandosi i capelli.
--Andiamo--disse--non facciamo ragazzate.
* * *
La prima visita fu per i Merelli; lui, il marito, se l'era fatta promettere solennemente da Alberto, quando questi era ancora fidanzato.
Appena Marta pose il piede nella casa gialla, sul canto di piazza, urt�� un cestino dove un bimbo muoveva i primi passi; mentre curvavasi ad accarezzare il bimbo, usc�� come un razzo, da una porta laterale, una ragazzotta sui venticinque anni, bruna, ardita, con due occhietti che sembravano granelli di pepe, e senza aspettare che Marta od Alberto parlassero, con facile loquela li invit�� ad entrare, dicendo che la padrona li aspettava, che li avrebbe visti tanto volentieri.
S�� dicendo, aperse loro la via attraverso una barricata di seggiole capovolte, di balocchi, di pannilini ammonticchiati, ripetendo ad ogni oggetto rimosso:--Scusino, sono i ragazzi, non si pu�� mai tenere un po' d'ordine, scusino.
Merelli apparve, alto, complesso, coi baffi rigogliosi, la pelle lucida e piena, lo sguardo lucente; una certa eleganza campagnuola negli abiti, che le sue membra riempivano fino a tenderne le cuciture; tutt'insieme, un aspetto di uomo sano e senza fastidi; una voce da toro.
--Giulietta! Giulietta!--si pose a gridare, intanto che aiutava la serva a sgomberare il cammino, sorridendo in pari tempo ai visitatori.
Una faccina da monello, leggermente imbrattata d'inchiostro, usc�� curiosa da un paravento.
--Va a chiamare tua madre--torn�� a gridare Merelli--sporcaccione!
La servetta era riuscita, in questo frattempo, ad aprire prima l'uscio e poi le finestre del salotto, passando accortamente una mano sulle sedie pi�� in vista, e con atto cerimonioso invit�� Marta a prender posto sul divano.
--Ecco mia moglie--disse Merelli andando incontro a una donnina n�� bella, n�� brutta, col petto liscio, e il ventre sporgente, un profilo da madonna invecchiata troppo presto.
La signora Merelli salut��, un po' impacciata, inesperta, tenendosi per mano una marmocchietta che rosicchiava una crosta di pane.
--La famiglia �� tutta qui?--chiese Alberto girando gli occhi.
--Questa e l'Adelina: smetti di mangiare, via! Battistino era l�� quando sei entrato, dietro il paravento, a farne delle sue; il piccino lo hai visto, nevvero? e tre. La Pina �� a letto, un po' indisposta, il quinto �� in viaggio...
Dopo questa enumerazione il silenzio grav��, penoso, per cinque minuti.
--Si annoier�� in campagna--disse la signora Merelli, con una voce stanca--se �� abituata alla citt��...
--No, no, la vita di noi donne non �� nella famiglia?
La signora Merelli assent��, facendo un lieve tentativo per togliere di bocca il pezzo di pane alla piccola Adelina.
--Questo paese poi �� simpatico, la posizione �� bella... Lei ci �� nata?
--Non qui, ma vicino. Mi trovo in questa casa da dieci anni.
--Gi�� dieci anni?
--Molti nevvero? e--soggiunse la signora Merelli con un sorriso rassegnato--in dieci anni cinque figli e quattro aborti...
Marta arross��. Non era ancora avvezza a queste confidenze di donna maritata. Involontariamente guard�� il signor Merelli, poi la piccina, poi si pose ad abbottonarsi un guanto.
Si udivano i respiri delle quattro persone e della personcina.
--Mi pare che non tieni allegri la signora sposa!--tuon�� Merelli--e dov'�� andata Ninetta? Ninetta!
Con la prontezza di un baleno la serva apparve.
--Prepara il caff��.
Alberto volle protestare, Marta anche.
--Che? disse Ninetta. �� subito fatto.
--Non prendo mai caff��--soggiunse Alberto--e mia moglie...
Ninetta intervenne lestamente:
--Un bicchiere di vin bianco allora?
--Brava!--fece Merelli.--Ben pensato; va' a prendere il vin bianco.
Durante la piccola discussione la signora Merelli non s'era mossa, con le mani incrociate sul grembo, dolcemente. La bambina, accanto a lei, rosicchiava il suo pane con un grazioso rumore di topolino sotto un uscio.
Ninetta torn��, sorreggendo con una mano il vassoio carico di bicchieri, coll'altra tenendo la bottiglia.
--Conduci via l'Adelina--le disse piano il signor Merelli--non vuole ubbidire.
La serva rispose con un'occhiata d'intelligenza, ma prima stapp�� la bottiglia, vers�� il vin bianco e lo serv��, e siccome Marta esitava,
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