Libro proibito | Page 4

Antonio Ghislanzoni
ti assolvo dall'interdetto,
e prego Iddio di infonderti quello spirito di tolleranza, che accoppiato al buon senso,
paralizza il danno di ogni cattiva lettura.
EPIGRAMMI
RIMARIO ITALICO [1]
Pagnottisti,
Metodisti,
Wagneristi,
Preti tristi,
Affaristi,
Camorristi,
Giornalisti,

Son d'Italia gli Antecristi.
CRISI
--Che di nuovo in politica?
--Tutti i ministri in massa
Minaccian di dimettersi....

--Non v'è più un soldo in cassa?
ANNUNZIO FUNEBRE
Consunto al gioco e in femmine
Degli avi il patrimonio,
Ieri moría di sincope
Il
cavalier Landonio;
Niun pianse allor che il lùgubre
Caso in città fu noto;
Solo gli
eredi in lacrime
Dicean: lasciò un gran vuoto!
A GIOVANE LETTERATO
Per esser buon scrittore
Voglionsi ingegno e cuore;
Non t'impancare a scole,
Non
pensar come vuole
La moda; scrivi quello
Che ti detta il cervello;
Sii naturale,
schietto,
Onesto--e sarai letto
I NOSTRI TEMPI
La vera sintesi
Dell'età nostra
Con breve distico
Qui si dimostra:
«Tutto si
compera,
Tutto si vende,
E carta sudicia
Per ôr si spende.»
CIO' CHE ACCADE
Era stimato un tanghero;

Il mondo alfin s'è accorto
Ch'egli era un uom di merito;

Che fece ei dunque?--è morto.
RISORGIMENTO ARTISTICO
Odo ripetersi
Da molte parti
Ch'oggi in Italia
Risorser l'arti.
Risorte fossero
Al
par di Cristo
Che andò alle nuvole
Nè più fu visto?

QUESITO
Perchè al monte Parnaso
Bazzicavano i vati
Nelle remote età?
Fosse quello per caso

Un monte di pietà?
I BIOGRAFI
Davver son gentili, davver son garbati
Codesti bïografi dei genii passati!
Se mutan le
frasi per far dell'effetto,
Se variano i nomi, tal sempre è il concetto:
«È morto
Guerrazzi, è morto Manzoni;
Non restan più al mondo che ciuchi e birboni.»
USCENDO DAL TEATRO
Se questo strepito,
Questo _Dies iræ_
Sarà la musica
Dell'avvenire;
Ai nostri
posteri
Almeno accordi
Iddio la grazia
Di nascer sordi!
CASO FREQUENTE
Morì un pöeta; accorrere
Al funeral tu vedi
La città intera; mancano
solo al cortéo
gli eredi.
CERTI... ESULI
Per ragioni politiche
Venezia abbandonasti;
Or che Venezia è libera
Perchè non vi
tornasti?
Temer non puoi dell'Austria
Gli insulti ed i rigori;
Non son partiti i
barbari?....
--Restano i creditori.
COINCIDENZE
I questurini abbomini,
Odii i carabinieri--
L'alte ire tue dividono
I ladri e i barattieri.
A GELLIO[2]
Con stolta boria
Spesso tu dici:
«Tutti mi onorano,
Non ho nemici»
Ben altri, o
Gellio,
Sono i miei vanti;
Me in massa abborrono
Ciuchi e furfanti.
AD UNO SCRITTORE UMANITARIO

La pena di morte
Vorresti abolita,
Esecri il supplizio
Del carcere a vita....
Mitezza
tu chiedi
Pei ladri più abbjetti;
Tu certo prevedi
Qual fine ti aspetti.
INDUZIONE LOGICA[3]
Musiche incomprensibili
Scrive su versi orribili;
Oh! chi è costui? scommetto
Che è
socio del quartetto.
COMMEDIE NUOVE[4]

Fine alle chiacchere!....
Dorina, attenta!....
Dramma nuovissimo
Si rappresenta....

S'alza il sipario....
--Basta! ho capito....
La donna è adultera,
Becco il marito.
AD UN CRITICO[5]
Son le tue dotte critiche
D'arte e di scienza un codice,
Per non scordarle, o Gellio,

Tutte le imprimo al podice.
IL MATRIMONIO
Un uom che prende moglie
L'imagine mi dà
D'un inter che diventa una metà.
RISPOSTA INGENUA
--Crivellato dai debiti tu sei,
Pure, ti veggo, Asdrubale,
Sempre gaio e contento.

--Perchè allarmato e triste esser dovrei?
Di penoso nei debiti
Non v'ha che il
pagamento.
CAVE!
Sempre si lagna,
Poco guadagna,
Nulla ha studiato,
Fa il letterato;
Ottimo arnese

Da Polizia!
Eccellentissima
Stoffa da spia!
AD UN EDITORE[6]
Dieci giornali pubblichi;
Editor benemerito
Ti acclama ogni preterito.
LA NOSTRA MUSICA
Nell'universo
Regnò sovrana
Fin che fu musica
Italïana;
Volle esser musica

Cosmopolita,
E allor d'Italia
Non è più uscita.
SINTOMI QUARESIMALI
Si può?--Avanti!--Signore....--Che bramate?
--Il saldo del mio conto--Favorite
Di
aspettar qualche mese--Mi celiate!....
Non voglio più aspettare--Allor.....partite
AD UNO SCRITTORE EMANCIPATO[7]
Audace, libera,

Indipendente,
Di giogo indocile
È la tua mente....
A chi ne dubita,

A chi nol crede
La tua grammatica
Ne può far fede.
ULTIME TENEREZZE
--Il mio core è sempre giovane
Non mel credi?--Sì.... tel credo....
Ma.... che vuoi? Pur
troppo, o Clelia,
Sol del cor l'astuccio io vedo....
E l'astuccio, o dolce amica,
È di
pelle troppo antica.

CRITICO ILLUSTRE
Tutti plaudiscono?
L'illustre critico
Sarcasmi biascica,
Le ciglia aggrotta.
Tutti
sbadigliano?
L'illustre critico
Esclama in estasi:
«Musica dotta!»
CARITÀ PUBBLICA
Lavorò settant'anni;
Vecchio, pien di malanni,
Dalla miseria afflitto,
L'umile
sottoscritto
Nella carità pubblica
Solo or confida, e spera
Che l'ospizio dei cronici

Lo accolga, o la galera.
CONFORTO
Dalle nuziali soglie
Ieri fuggia tua moglie....
E contro Lui ti irriti!
E piangi.... o
imprechi a Lei.
Pensa a quanti mariti
D'invidia oggetto sei!
RAFFRONTO
STORICO
Se il ver narrarono,
L'oche strillando
Un dì salvarono
Il Campidoglio;
I nuovi pàperi
Cianciando, urlando,
Fan dell'Italia
Barbaro spoglio.
LUSSO E MISERIA
A Recöaro, a Lévico,
In voluttà fastose
Smorzan la febbre isterica
De' Semidei le
spose;
E mentre ai balli sciupano
Le fibre e il lusso infame,
Geme dai folti strascichi
Del
popolo la fame.
A GELLIO MALATO
Sovente udiam ripetersi
Dai funebri oratori
Che i buoni, i giusti muoiono
E restano i
peggiori;
Di tal sentenza, o Gellio,
Quanto tu dei gioire!
Morbo crudel ti logora,
Ma tu non
puoi morire.
GIOIE DI POETA
Nel paësel, gli artefici
Del ferro e della seta
Me per le vie salutano
Col titol di
poeta;
Insigne omaggio in patria
Davvero a me vien fatto!
Poëta pe' miei villici
Sinonimo
è di matto.
IN MORTE DI UN MEDICO
È morto il medico
Dell'ospedale,
I preti adunansi
Pel funerale;
Degli ammalati


Ch'egli ha curati
Perchè alle esequie
Niuno è venuto?
--Ahi! tutti quanti
L'han
preceduto!
VANTAGGI DEL DUELLO
Ei con tua moglie giacque,
Lo sorprendesti in letto,
Da ciò una sfida nacque,
Fosti
ferito al petto.
Del düello la fama
Volò pel mondo; ed ecco,
Ei gentiluom si chiama,

Tutti te chiaman becco.
L'ANZIANITÀ
Perchè ad eccelse cariche
Tu di salir sii degno
_Anzianità_ domandasi
Non scienza
o illustre ingegno.
Forse che gli anni mutano
Ad un cervel le tempre?
Quelli che
nacquer asini,
Asini restan sempre.
BESTIE CHE PARLANO
Cani, scoiattoli,
Gatti, cavalli,
Marmotte e scimmie
Soglio ammirar;
Gli storni abbomino
E i papagalli
E l'altre bestie
Che san
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