Libro bizzarro | Page 5

Antonio Ghislanzoni
notato il singolare abbigliamento che qui si costuma da chi intraprende il giro di nozze?
--Ho notato, e a dirvi candidamente il mio pensiero, rimasi non poco scandolezzato. Quei calzoni di tulle così diafani e trasparenti...
Spugna-di-senno crollò la testa in segno di commiserazione, poi esclamò a labbro stretto: ?Sempre il vostro pudore che torna a galla! il vostro sublime pudore, che vorrebbe sovrapporsi alla legge di natura ed eludere gli intenti ammirabili dell'organismo animale.--Via! non vi allarmate di una inezia! Le brave e morigerate figliuole dell'isola non si corromperanno, ve lo prometto, per aver lanciato uno sguardo furtivo sulle trasparenze di un indumento di tulle. Se alle vostre pudicissime verginelle di laggiù fosse parimenti consentita questa preventiva esplorazione dei loro futuri sposi, non credete voi che i casi di incompatibilità fisica avverrebbero meno frequenti? Gli adulteri che si commettono nei vostri civilissimi paesi dipendono in gran parte dalla imperfetta rispondenza che dopo le nozze si verifica, fra la realtà organica dell'uno e gli appetiti più o meno esagerati dell'altro conjuge. Una volta ammesso che ne' suoi ingeniti desideri d'amore, ogni fanciulla vagheggia un suo tipo speciale, voi dovreste comprendere a qual grave pericolo vada incontro la donna sposando l'ignoto. Diamine! mi par ovvio, concluse il mio filosofo scoprendo nel suo bel sorriso da vecchio sano una batteria di denti candidissimi; prima di comperare un pollastro da mettere in pentola, si vuol vederlo spiumato, si vuol fiutarlo, si vuol pesarlo--e un pollastro, in fin dei conti, non ha da servire che ad un solo pranzo--e si vorrà poi che la donna non sia informata di tutte le particolarità fisiche e morali dell'uomo che dovrà appartenerle per tutta la vita?
Dopo avere, nella parentesi di una breve pausa, assaporata la sua facezia, l'amabile precettore stava per ripigliare la conversazione, quando un cinguettio di voci femminili si fece intendere al di fuori del salottino. Le belle e vivaci fanciulle che erano uscite poco dianzi nel giardino rientravano appigliate al braccio ed alle vesti di Gal-di-fuoco.
Cos'era avvenuto? Spugna-di-senno, levatosi dalla seggiola per muovere incontro al suo diletto discepolo; lo interrogava collo sguardo.
--Dunque?...
--Nulla! rispose il giovane crollando la testa.
Le fanciulle si erano discostate da lui, e in presenza di quella mestizia, parevano a loro volta impacciate e compunte.
Alba-di-maggio prese la parola:
--Le mie figlie e quest'altre amabili donzelle rendono piena giustizia ai meriti eminenti del cittadino Gal-di-fuoco, e tutte convengono che egli rappresenta uno dei tipi più perfetti del suo sesso. Ma è pur noto che ciascuna fanciulla suol prefiggersi un tipo di marito, e pare che il tipo del nostro simpatico Gal-di-fuoco non risponda nè fisicamente nè moralmente alle idealità preconcette di questo gruppo. Via! non è il caso di desolarsi. La città di Carina è abbastanza vasta! e conta parecchie migliaja di nubili giovinette le quali vagheggiano i tipi più svariati. Uscendo di qui il cittadino Gal-di-fuoco avrà ben tosto a rammaricarsi per l'imbarazzo della scelta.
In quell'istante la faccia di Gal-di-fuoco aveva proprio il colore di una cresta da gallo. Le sue guancie ardevano. Egli si congedò dalle donne con una stretta di mano, e appoggiatosi al braccio del venerabile precettore, si avviò con lui verso gli atrii.
Quella scena mi aveva sorpreso. Malgrado le spiegazioni a me precedentemente fornite dal venerabile Spugna-di-senno, mi pareva di trovarmi tuttavia in presenza di un enigma.
Io non poteva risolvermi ad abbandonare la sala se prima non avessi appagata una viva curiosità che mi era sorta nell'anima. Mi accostai a Bocca-di-fragola, e traendola in disparte dal crocchio, la interrogai sommessamente: ?Sareste voi tanto indulgente da perdonare alla mia audacia, se io vi pregassi di palesarmi le ragioni che vi hanno resa indifferente alle attrattive seducentìssime di quel gentiluomo?
--Come! Non avete udito? rispose Bocca-di-fragola, investendomi con una occhiata che pareva significare: siete dunque imbecille?
Poi, quasi pentita della brusca risposta, soggiunse: ?incompatibilità di tipo intellettuale.?
La mia curiosità era troppo eccitata perchè io non arrischiassi una replica:
--Vale a dire?
--Mi sono accorta, conversando con Gal-di-fuoco, che quel giovanotto ha la memoria debole; e siccome sgraziatamente la natura è stata avara anche meco di quel dono preziosissimo, io crederei commettere, sposandomi a colui, un attentato contro la perfezione intellettuale de' miei figli. Perchè l'unione coniugale riesca bene, è necessario che l'uomo completi la donna, vale a dire, che le forze dell'uno soccorrano alle debolezze dell'altra. Quando il marito e la moglie accusino entrambi la imperfezione o l'assenza di una facoltà fisica o morale, si può andar sicuri che i figli generati da tale unione riusciranno deplorabilmente imperfetti. Non vi pare?
E Bocca-di-fragola mi sfoderò sul viso una seconda occhiata non molto dissimile dalla prima, che forse voleva significare: ?al di là del nostro mare, nei paesi da voi abitati, siete tutti cretini??
Io cominciava a comprendere; l'enigma si chiariva. Ritenendo superfluo, fors'anche sconveniente lo interrogare ad una ad una le altre fanciulle, presi le mosse per uscire; ma,
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