Libro allegro | Page 9

Antonio Ghislanzoni
degli attori, poi volgendosi a me:--quella signora s'incanna, mi dice--non trovate in lipretto Cane e Gatta, ma Napoleone Moriani.
--Il libretto che voi avete fra le mani porta la data del 1847, quando l'Attila si rappresentava alla Scala.
--Oh! oh! vere! verissime! Tata tel 1847! Mi pi�� niente capite....
Frattanto, uno dei giovani che sta dietro di noi si �� preso l'incarico di leggere a voce alta, e di spiegare il melodramma alla comitiva femminina. Ma non appena egli ha declamato i primi versi:
Urli--rapine Stupri, rovine, ecc.
la Cecilia interrompe la lettura esclamando: che razza di parole son queste! Ci capisco io niente, signor Pedrino?.... Mamma: cosa sono gli stupri?
--Vuoi finirla? Son domande da farsi codeste? Saprai tutto a suo tempo....
--Vi spiegher�� io, popolina, mormora il giovine sparuto, il quale insensibilmente si �� avvicinato alle ragazze.
La pi�� grande volge indietro uno sguardo melanconico--uno sguardo che rivela cento segreti.... Lo sparuto dalle maniche luccicanti �� l'amante corrisposto. La giovinetta taciturna e contemplativa sa di averlo alle spalle.... e aspetta trepidando qualche prova palpabile del suo amore.
Ma ecco, i suonatori si mettono al loro posto e cominciano ad accordare gli stromenti.... Dalla platea e dagli ordini pi�� elevati si grida: son��e! si battono le mani e i bastoni.... Il pubblico sovrano minaccia di farsi riottoso.... Mentre l'Inglese per istinto di curiosit�� spinge il capo fuori del parapetto, quattro o cinque individui che stanno di sotto gli rivolgono la parola e gli fanno dei gesti insolenti: ?_Ehi l?u, sur sciloster! El ved no che gh�� de la gente chi abbasso?_--Parlatte con me quei signori?.--Avreste forse gettato qualche cosa sulla testa di quella brava gente?--Mentre io scambio tali ciarle col signor Jhonnes, la Cecilia, che da qualche tempo sta rosicchiando dei semi di mellone, sputa parecchi gusci sul naso degli spettatori irritati. Fortunatamente una violentissima esplosione di applausi, di fischi e di grida, obbliga il direttore di orchestra a dare il segnale dell'attacco. I suonatori distendono l'arco e imbeccano i tromboni.--Silenzio!--Abbasso!--Gi�� il cilindro!... limonata fresca!--E in mezzo al grid��o, finisce il preludio--il sipario si leva--quattro o cinque servitori di scena fuggono tra le quinte come sorci colpiti dalla luce; e otto coristi si avanzano urlando da Unni.
--Oh! vedi, mamma! ecco l�� il signor Domenico! Io l'ho subito riconosciuto.... Non vedi, mamma, ch'egli ci saluta?
--Zitto!.... Ma vediamo!. Dov'�� questo signor Domenico?
--Ah! gli �� dunque il primo tenore dei cori, che vi ha dato i biglietti, signora Caterina!
--S��.... il primo tenore.... dei primi!... Proprio lui! Con quella barba non lo avea riconosciuto....
--Hai veduto, mamma? Il signor Domenico si �� messo in ginocchio....
--Sicuro! i coristi.... cio�� gli Unni.... si mettono in ginocchio--dice il nostro vicino sentimentale, che si �� dato a conoscere per un parrucchiere di Viarenna--tutti fanno onore ad Attila flagellum Dei, che viene in sulla biga per sentir cantare i soldati....
--Perch�� quella carrozza �� tirata da due uomini vestiti come gl'infermieri dello spedale!...
--Perch��.... a quei tempi non erano inventati i cavalli....
--Ma, ecco la prima donna! replica il parrucchiere gravitando sulle protuberanze pi�� soffici della nostra vicina; essa viene per ammazzare il basso.
--Il basso? ma dov'�� questo basso?...
--L��, in piedi!... il pi�� alto di tutti.--Ora, vedremo il baritono, cio�� il romano....
--Il baritono non �� romano ma bergamasco....
--Goddem! ripiglia il signor Jhonnes.--Come capire musiche?...
--Cos'ha quella mummia da brontolare?... Sta a vedere ch'io gli do sul naso questa fetta di mellone!...
--Non capite poesia, mi dice l'Inglese all'orecchio; perch�� tante critare Ottapella?
--Attila le ha fatto dono di una spada, ed ella per riconoscenza giura di piantargliela nel ventre alla prima occasione.
--Veritable gentelman Attila; veritable porche Ottapella!...?
Frattanto i galanti, che seggono presso di noi, hanno chiamato il venditore di birra per offrire un rinfresco alle donne.... Mentre il tenore sta per cominciare la cavatina, uno scoppiett��o di turaccioli sprigionati fa trasalire i circostanti....
--Presto! a te Ghittina.... a te Cecilia! Bada alla spuma! Cisti.... Adagio! Ma basta! signor Pedrino! Ahi!...
L'Inglese, disturbato dai rapidi movimenti e dalle risa sguaiate delle donne, si volge indietro per imporre silenzio; ma al tempo stesso una tazza colma di birra viene ad urtargli nello stomaco, e un'onda di spuma gli si riversa sulle gambe.
A tale eran giunte le cose, che il mio Inglese cominciava a perdere la pazienza. Ma ci�� che d'un tratto lo fece balzare dalla seggiola fu un pizzicotto venutogli di contrabbando attraverso le gonnelle delle nostre vicine. Quel pizzicotto non era diretto a lui e mirava probabilmente a delle carni pi�� floride; ma lord Jhonnes non volle attendere nuovi guai, e levandosi da sedere: ?Signore, mi disse, lacci�� in procenio, federe palchette vuote. Andiamo l�� codere meglio musiche pi�� sciutte.?
Molta pena ci volle per uscire da quella siepe di gente. Mentre noi colle gambe levate tentavamo sormontare le seggiole, una mezza dozzina di gambe sconosciute si intralciava colle nostre per contendersi i due posti vacanti. Una gamba del mio Inglese (probabilmente la pi�� lunga) rimase per alcuni
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