La rovina | Page 4

Angiolo Silvio Novaro
strinsi quella mano; e giurai, con un brivido.
--Se tu sapessi,--riprese lui dopo una breve pausa,--se tu sapessi come detesto tutto quanto ho scritto fino a ieri! Come ne ho rossore, sdegno, ira!
--Ci�� significa semplicemente--diss'io--che la tua arte si rinnover��!
--Ahim��! Cos'�� dunque stata l'Arte per noi fino a ieri?--Un trastullo ozioso, sterile, inutile. Cos'�� che l'ha scaldata e l'ha vivificata? Cos'�� che l'ha innalzata?--E noi, che cosa abbiamo noi fatto? Come impazzati, come disperati siam corsi dietro un fantasma, una vana ombra che sapevamo di non poter mai raggiungere n�� afferrare. Ed intanto avevamo un'anima. Ci siam noi curati di purificarla e di nobilitarla? Avevamo un ideale di perfezione morale. Ci siam noi studiati di seguitarlo e di esaltarlo agli occhi di tutti? Avevamo un ideale di Civilt�� e di Giustizia. L'abbiamo noi predicato? Ci siam noi sforzati di apparecchiarne il trionfo nella coscienza della Umanit��?
Oh se fosse possibile, se fosse ancora possibile tornare indietro con l'innocenza e la vergine forza d'allora!
--E perch�� non dovrebb'essere?--obiettai guardando angustiato il suo viso su cui un gran fuoco s'era diffuso.
Ma egli non rispose: o forse non ud�� nemmeno. Si alz��, quasi con uno strappo, si avvicin�� alla finestra, e stette un istante curvo dietro i cristalli, mentre le prime grosse gocce di pioggia vi crepitavan sopra, e la rabbia del vento assumeva una straordinaria veemenza.
Poi voltandosi ruppe:
--Povere moribonde razze latine! Guarda come il Nord con le vaste ombre de' suoi colossi ne ricopre l'agonia! E che sconsolata, che turpe agonia!
Io era come colui che nel sogno avverte un tenebroso pericolo che gli striscia alle spalle, e invano s'affanna a difendersene. Vorrebbe fuggire, e le gambe, di piombo, lo inchiodano su quel palmo di suolo. Vorrebbe alzar le braccia per agitarle--e le braccia non gli obbediscono pi��. E rimane cos��, immoto, agghiacciato di terrore, aspettando il colpo fatale che gi�� vibra nell'aria.
D'un tratto parvemi che si soffocasse, in quell'aria chiusa e pesante. Balzai in piedi e volli aprir la finestra. Ma il vento irruppe, furibondo. Sollev�� alte le tende, agit�� e sconvolse le fiammelle delle candele, fischi�� attraverso le fessure dell'uscio, e vers�� dentro un torrente di pioggia.
--Maledizione!
Richiusi dispettosamente, e chiamai Giuseppe, e ordinai il soprabito per uscire.
Avevo temuto che Pietro osservasse:
--Sei pazzo con questa sera d'inferno? Io non esco.
Invece si lev�� per accompagnarmi; e ci�� mi procur�� un indicibile sollievo. Dopo d'essermi soffermato a rimirarlo mentre s'avvolgeva nel suo mantello e s'accendeva una sigaretta, sentii con un secreto fremito di gioia il suo braccio che passava attorno al mio e vi si attaccava.
--Coraggio!--mormor�� lui sulla soglia, quasi a s�� stesso, come vide aperto l'unico ombrello. E un giocondo sorriso lo illumin��.
Nel fitto buio il vento ci salut�� con un fiero assalto. La pioggia ci invest��, ci sferz��, ci inond��.
--�� tremendo--grid�� Pietro con accento ilare.
E mi fece abbassar l'ombrello per riparar meglio la pioggia obliqua, e mi raccomand�� che badassi a' piedi, per non isdrucciolare. Ce n'era infatti bisogno, scendendo la lunga scala di mattoni che allacciava il terrazzo al piano inferior del giardino, poich�� l'acqua improvvisa e abbondante non trovando sufficiente sfogo nelle docce del terrazzo si precipitava per essa come in un fossato.
I miei piedi eran gi�� tutti immollati, quando toccammo il fondo; tuttavia non mi pass�� nemmen per il capo l'idea di tornare indietro. Era cos�� dolce, cos�� commovente, cos�� consolante tutto ci��!
Nell'affacciarci fuori del cancello ricevemmo un altro formidabile saluto. Qui il libeccio, libero da ostacoli, imperversava come mille diavoli scatenati. E il mare laggi��, sotto la rupe, rombava con un fragore immenso.
Un po' di paura colse me a' primi passi per lo stradone.
--�� una pazza impresa!--gridai.--Vieni via!
--�� magnifico! Avanti!
Io m'accontentai di serrar pi�� forte il suo braccio al mio fianco.
Ma d'un tratto egli s'arrest�� con un grido, si volt�� indietro tendendo il braccio verso quel pezzo di strada che il fanale del cancello rischiarava: e nella luce tremolante m'addit�� un oggetto nero che scappava come una freccia, rotolando nella mota.
--Il mio cappello!--gemette. E gli si lanci�� dietro correndo.
Io rimasi a guardarlo fino a che non lo raggiunse piantandovi sopra un piede con una voce vittoriosa.
Le gran risate, allora! Il cappello tutto lordo e malconcio; il vestito inzuppato e inzaccherato da cima a fondo--un vero orrore!
--Via presto per carit��! A momenti ho tutta l'acqua nell'ossa!--supplicava ora lui. E crollava le braccia, per iscuoter la pioggia; e rideva, d'un riso fresco e spensierato di adolescente che innamorava.
Poi a Giuseppe che s'ingegnava alla meglio di rasciugarci, raccont�� la storia, rabescandola di particolari.
Che felicit��!
Il gas splendeva di nuovo nella sala. La faccia di Pietro s'era spianata; ed il vecchio servo pendeva ancora dalle labbra di lui con lo sguardo rilucente di attenzione e di devozione affettuosa.
Per questo io non mi meravigliai udendo:
--Datemi ancora un po' di cognac. Sono tutto gelato!
Bisogn�� che mi cadesse sotto gli occhi il bicchierino ricolmo, e quella mano esangue che
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