A free download from http://www.dertz.in
Il Principe della Marsiliana
The Project Gutenberg EBook of Il Principe della Marsiliana, by Emma
Perodi This eBook is for the use of anyone anywhere at no cost and
with almost no restrictions whatsoever. You may copy it, give it away
or re-use it under the terms of the Project Gutenberg License included
with this eBook or online at www.gutenberg.net
Title: Il Principe della Marsiliana Romanzo romano
Author: Emma Perodi
Release Date: November 9, 2005 [EBook #17035]
Language: Italian
Character set encoding: ISO-8859-1
*** START OF THIS PROJECT GUTENBERG EBOOK IL
PRINCIPE DELLA MARSILIANA ***
Produced by Carlo Traverso, Paganelli and the Online Distributed
Proofreading Team at http://www.pgdp.net (This file was produced
from images generously made available by Biblioteca Nazionale
Braidense - Milano)
Il Principe della Marsiliana
ROMANZO ROMANO
DI
EMMA PERODI
Milano FRATELLI TREVES, EDITORI Milano
ROMA TRIESTE BOLOGNA Via del Corso, 383. presso G. Schubart.
Angolo Via Farini. NAPOLI: Piazza Sette Settembre, 26 (Largo Spirito
Santo). LIPSIA, BERLINO, VIENNA, presso F.A. Brockhaus.
PARIGI, presso J. Boyveau, 22, rue de la Banque.
DELLA MEDESIMA AUTRICE:
Spostati, scene della vita... L. 1 --
Il Principe della Marsiliana
ROMANZO ROMANO
DI
EMMA PERODI
MILANO
FRATELLI TREVES, EDITORI
1891.
PROPRIETÀ LETTERARIA
_Riservati tutti i diritti._
Milano.--Tip. Fratelli Treves.
I.
Dinanzi all'osteria di Muzio Scevola, in Trastevere, sventolavano un
sabato sera le bandiere tricolori e quelle gialle a rosse del Comune di
Roma, e dalle finestre delle casupole vicine pendevano tralci di lauro,
ai quali erano appesi i lampioncini di più colori, pronti per la
illuminazione. Sopra la porta dell'osteria vi era il ritratto di Garibaldi,
circondato pure di lauro, e intorno a quello erano disposte le candele
infilate nelle punte di ferro.
Sulla piazzetta davanti all'osteria stavano molti uomini aggruppati a
capannelli e discutevano vivamente; alcuni appartenevano alla classe
dei bottegai e portavano le catene d'oro pesanti attaccate ai primi
bottoni della sottoveste, il corno di corallo penzoloni e le cravatte
vistose; altri invece appartenevano al ceto dei cittadini, e la maggior
parte al popolo minuto.
I cittadini, che erano in minor numero, andavano da un gruppo all'altro
e posavano familiarmente la mano sulle spalle dei popolani.
A un tratto, nel veder scendere da una botte un giovinotto sbarbato e
vestito correttamente di saia turchina, tutte le conversazioni cessarono, i
capannelli si scomposero e la folla si spinse verso di lui.
Il giovinotto distribuiva strette di mano a tutti, salutando ciascuno per
nome.
--Signor Rosati!--dicevano le persone aggruppate intorno a lui
rispondendo al saluto.
--Come va? Che mi dite di nuovo?--domandava Fabio Rosati,
rivolgendo uno sguardo d'intesa a tre o quattro cui la folla popolana
pareva ubbidire.
--In Borgo si può contare su cinquecento voti, non più,--disse il
Simonetti, un omaccione grasso, che aveva bottega d'orzarolo vicino a
piazza Rusticucci e godeva di molta popolarità fra i liberali di quel
rione.
--E dalle parti vostre come si sta?--domandava Fabio Rosati a
Scortichino, il ricco oste di San Francesco a Ripa.
--Benone, sor Fabio mio. Ieri sera avevo l'osteria piena di gente e dopo
che ebbi parlato, come so parlar io, non fo per vantarmi, sa, e ebbi detto
che bevessero pure senza pensare al conto, tutti convennero che era
meglio votare per Sua Eccellenza, che almeno aveva dato prova
d'essere liberale in Campidoglio, piuttosto che per quel clericalone del
de Petriis, che non ha mai fatto altro che portare la mantellina dei
fratelloni dell'Angelo Custode, impiastricciare i cocci, e imbrogliare i
forestieri.
--Bravo Scortichino!--disse il Rosati con fare di protezione battendo
sulla spalla al ricco oste.--E qui che notizie ci sono?--domandò a un
uomo alto con una lunga barba e due occhi mansueti come quelli di un
agnello.
--Qui, trattandosi di un principe ci pensano due volte,--disse il sor
Domenico, uomo popolarissimo, che vantava ancora l'amicizia di
Garibaldi, si ricordava del Vascello e parlava dell'eroe con le lagrime
agli occhi.--Qui ci vorrebbe qualcosa per ismuover questa gente,
qualche colpo che rendesse popolare il principe della Marsiliana.
--E quale, per esempio?--domandò il Rosati infilando il braccio in
quello del sor Domenico e guidandolo in disparte.
--Qui, sor Fabio mio, il principe ha dei nemici. Dicono che non può
essere liberale schietto con quella moglie.
--E che fa la principessa?--chiese il Rosati fermandosi e guardando in
faccia il sor Domenico.
--Bazzica troppo dalle monache di Santa Rufina. Capirà, la carrozza
tutti ce la vedono ogni giorno ferma per delle ore davanti al convento,
tutti sanno che non aiuta altro che i baciapile e poi ha anche la
riputazione di esser superba come tutti in casa Grimaldi.
--E che cosa sapreste suggerirmi, sor Domenico, per riconquistare alla
principessa le simpatie del Trastevere?
--Una cosa sola: bisognerebbe che la principessa venisse stasera a cena
all'osteria insieme col principe e domenica
Continue reading on your phone by scaning this QR Code
Tip: The current page has been bookmarked automatically. If you wish to continue reading later, just open the
Dertz Homepage, and click on the 'continue reading' link at the bottom of the page.