Il Designato
The Project Gutenberg eBook, Il Designato, by Luciano Zuccoli
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Title: Il Designato
Author: Luciano Zuccoli
Release Date: May 26, 2004 [eBook #12446]
Language: Italian
Character set encoding: ISO-8859-1
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DESIGNATO***
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Carlo Traverso, revision by Claudio Paganelli.
LUCIANO ZÙCCOLI
IL DESIGNATO
ROMANZO
NUOVA EDIZIONE
riveduta dall'autore
MILANO FRATELLI TREVES, EDITORI
Ottavo migliaio.
PROPRIETÀ LETTERARIA.
_I diritti di riproduzione e di traduzione, sono riservati per tutti i paesi,
compresi la Svezia, la Norvegia e l'Olanda._
Si riterrà contraffatto qualunque esemplare di quest'opera, dal 7,°
migliaio in avanti, che non porti il timbro a secco della Società Italiana
degli Autori.
Milano, Tip. Treves, 1920.
PREFAZIONE CRITICA
A QUESTA NUOVA EDIZIONE.
Il libro che vede ora la luce nella sua edizione definitiva, dopo che
l'autore vi ha arrecato notevoli e pazienti ritocchi, fu pubblicato la
prima volta a Milano nel 1894, presso una Casa editrice, che oggi non
esiste più. Se il primo romanzo di Luciano Zùccoli era subito parso
opera indipendente e originale, questo, che veniva a un anno dì distanza
da _I Lussuriosi_, diede a divedere che lo scrittore non intendeva la
letteratura come un dilettantismo giovanile, ma come un'alta faticosa
nobilissima arte, alla quale voleva dedicare tutto il suo ingegno. E in
realtà, ingrandendo la fama dell'autore e confermando la speranza che il
primo libro aveva fatto fiorire, Il designato decise dell'avvenire di
Luciano Zùccoli.
Parve il libro d'un uomo che avesse lunga esperienza d'anni e di casi, ed
era il libro d'un giovanissimo; parve la critica implacabile d'un
malcontento marito, e l'autore era scapolo. Ma era uno scapolo e un
giovane che viveva a occhi aperti, in una grande città, precocemente;
era l'opera d'uno scrittore nato, che a una sensibilità eccezionale
accoppiava per istinto uno spirito d'osservazione fresco e sincero.
E in verità, chi volesse analizzare le qualità principali di questo
libro,--di questo, e osiamo dire di quasi tutta l'opera di Luciano
Zùccoli,--troverebbe ch'esse provengono dalla sincerità
dell'osservazione, dalla facoltà di sentire acutamente, dalla precisione
originale nell'interpretare i moti interni dell'animo e gli avvenimenti
cospicui della vita vissuta. L'autore afferra movimenti psicologici non
veduti da altri e li vivifica con uno spirito tra il sentimentale e lo
scettico, il quale è caratteristica di lui; rende con brevi tòcchi le scene,
di cui mette in rilievo i particolari che sfuggono ai più e che vi lascian
più duratura l'impressione; e riflette nel giudizio delle cose e degli
uomini una sua filosofia malinconica e indulgente, lepida e disperata
nel tempo stesso, che se non ha stupito più nell'autore di Farfui e del
_L'amore di Loredana,_ fece la maraviglia dei critici che nell'autore di
Il designato dovevan giudicare, un giovane di ventiquattr'anni.
Si è, ripetiamo, che Luciano Zùccoli, prima ancor che uno scrittore, è
un uomo che ha vissuto e vive, e della vita, nonostante quella sua
filosofia, è amico e ammiratore.
Indipendente come tutti coloro,--e tutti qui vuol dir _pochi_--i quali
hanno una personalità rilevante, egli ha sempre un'opinione sua e una
sua volontà; non per il piacere di contrasto, benchè un certo qual gusto
per la contraddizione gli si potrebbe a quando a quando rimproverare,
ma perchè non dice se non ciò che sa, che ha visto, che ha constatato;
non ha gli occhi, insomma, che alla vita e alla realtà.
Parrebbe che uno spirito così formato dovesse essere arido e freddo; e
sarebbe, se Luciano Zùccoli pretendesse troppo dalla realtà e dalla vita
e si disgustasse facilmente d'ogni cosa dolce per quel fondo d'amaro
che vi si trova quasi sempre alla fine. Ma in questo medesimo libro il
lettore può aver la prova della sensibilità che l'autore ha saputo
conservare fra le delusioni, la lotta, le tempeste della sua non mai
pacifica esistenza. Si leggano, ad esempio, il capitolo in cui è descritta
la prima notte di matrimonio, e l'altro in cui è ritratta la protagonista
tutta affaccendata nelle sue frivole compere, e quello in cui si racconta
della morte e dei funerali di Laura Uglio, e si veda con qual delicatezza
di tocco ha saputo lumeggiare, argomenti gravi o teneri, leggeri o tristi,
scabrosi o sentimentali. E si confrontino con l'arguzia onde son
delineati certi altri personaggi, conn l'ironia di certe scene di famiglia,
col senso di ribellione con cui sono affermate o rapidamente esposte
certe verità della vita comune; e non ci si darà torto se diremo che lo
studio del vero, quasi istintivo nello Zùccoli, presta
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