Il Benefattore | Page 2

Luigi Capuana
al mulino
del Cucchiaio. Vostro fratello il dottore ne ha un bel pezzetto... e i
Laureano potranno rimpannucciarsi.
--So che lei è un notaio onesto, una brava persona--lo interruppe
l'inglese senza dar tempo di rispondere al canonico avvicinatosi
sgranando gli occhi, per veder bene in faccia quel pazzo che aveva
denaro da buttar via.--Io mi affido a lei per le pratiche coi proprietarii e
pei contratti. Una settimana basterà?
--Se dipendesse soltanto da me, vi sbrigherei oggi stesso--soggiunse il
notaio sorridendo.
--Sono all'albergo là in faccia...
--Vi troverete male, caro signore.
--Non importa. Conosco gli usi; mi adatto.
--Se voleste intanto indicarmi meglio i fondi... Da qui dietro, dal
Muraglione, li avremmo tutti sottocchio.
Uscirono insieme, accompagnati dal canonico; infilarono un vicoletto,
poi un altro, e sbucarono su la spianata detta del Muraglione perchè un
solido muro a calce, specie di bastioncino, impediva che da quella parte
il terreno franasse nella vallata sottoposta.
Laggiù lo stradone provinciale tagliava in mezzo la bassa pianura. Poi i
campi sassosi salivano a poco a poco in su, con scarsi alberi di ulivo,
finchè non si fondevano con le colline stese in lunga fila, irte e brulle,
da settentrione a mezzo giorno, e che il sole vicino al tramonto faceva
apparire in tutta la loro arida nudità.
L'inglese indicò con la mano la estensione di terreni che avrebbe voluto
comprare, se fosse stato possibile.

--Ma i proprietarii saranno felicissimi di sbarazzarsene--disse il
notaio.--Non ne cavano tanto da pagare la fondiaria.
--Eh! Chi lo sa?--obbiettò il canonico.--Mio fratello, per esempio...
Il canonico voleva attenuare l'imprudenza delle parole del notaio.
Pensava che l'inglese doveva aver fatto bene i suoi calcoli; ora non gli
sembrava più uomo da buttar via sbadatamente il denaro. Inglese?
Positivo dunque. Non bisognava lasciarsi imbrogliare.
--Mio fratello, per esempio...--ripigliò dopo breve pausa.
--State zitto; non gli parrà vero di levarsi di torno quella grillaia
lasciatagli in eredità dalla nonna.
--Eh! Eh! Andiamo!--conchiuse il canonico, tirando una presa di rapè,
stizzito della risposta.
L'inglese pareva estasiato davanti alla bellezza del paesaggio. Dietro il
dosso ineguale delle colline a destra, in fondo, la Piana di Catania; più
in giù, la Piana di Lentini, _l'agro Leontino_ dei Romani allora granaio
della repubblica, e che ora non produceva tanto grano da bastare ai
bisogni dell'isola. A sinistra, colla cappa di neve tinta in roseo dal sole
in tramonto, e col pennacchio di fumo al cratere, l'Etna, modellato
come un'enorme mammella posata su l'immenso vassoio della Piana; la
tinta rosea delle nevi agevolava l'illusione. Un cielo densamente
azzurro, limpidissimo, sorrideva su la stesa dei campi verdeggianti, su
la mole del gran vulcano; e la trasparenza straordinaria dell'atmosfera
rendeva percettibili i vigneti, i boschi di quercie e di castagni, i paesetti
stesi a piè di esso quasi perle sgranate di una collana, luccicanti di
qualche vivo riflesso dei vetri delle case, che si distinguevano soltanto
come macchie bianchicce tra il verde della rigogliosa vegetazione e il
color cupo dei terreni e della lava.
--Ecco don Liddu che viene a cercarvi--disse il notaio.
Il proprietario dell'Albergo del Gallo era andato alla Banca notarile per
chiedere gli ordini pel desinare del suo avventore; e lo scrivano lo avea

rimandato al Muraglione dove il forestiero doveva trovarsi col
principale e col canonico per vedere i terreni.
--Che terreni?--aveva domandato don Liddu.
--Dice che vuol comprare dei terreni, a quel che ho potuto capire.
Don Liddu si era affrettato a raggiungere il forestiero e gli altri, anche
per curiosità; e spalancò gli occhi quando il notaio, ridendo, gli disse:
--Se aveste un fondo colà, a Tirantello o al Cucchiaio, ora potreste
arricchirvi, don Liddu.
Sapendo che miglior banditore non avrebbe potuto trovare, il notaio lo
incaricò di spargere la notizia in paese. Non occorreva.
Prima che annottasse, tutto Settefonti sapeva dell'inglese venuto a
comprare Tirantello e il _Cucchiaio_: e non c'era stato uno che non
avesse dato del matto a quel forestiero. Mancavan terreni eccellenti a
Settefonti?
--Ma già, gli inglesi hanno tanti quattrini che non sanno che
farsene--aveva sentenziato il Sindaco, appresa la notizia in
Casino.--Peccato che io non possegga un palmo di terreno colà!
Dovrebbe pagarlo a peso d'oro.

II.
Sin dal mattino del giorno dopo, fu una processione di interessati alla
Banca del notaio La Bella.
--È dunque vero, notaio?
--Verissimo.
--Io ho mezza salma di terra a Tirantello.

--Io due salme sotto il Cucchiaio.
--Io venderei pure il mulino e il diritto dell'acqua.
--Bravi! A uno a uno.
--Ma bisogna intenderci, notaio!
--Che? Fino a ieri, tu non sapevi che fartene di quelle quattro zolle
sassose, e ora nicchi?
--Ah, notaio! Voi tirate per l'inglese.
--Io non tiro per nessuno, ma per la verità, per l'onestà. Dobbiamo
spogliarlo perche è inglese? Non è uno sciocco, sappiatelo. E poi, ci
sono i periti, c'è il catasto. Dovreste benedire la divina Provvidenza
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