che voluto l'hai!--
7
E nella nave Bel Gherardin chiama,?e medicollo, ch'avea sconcio il braccio,?e disse:--Io son scrocchia della dama;?per lo suo amor ti fo quel ch'io ti faccio:?per�� che soe ch'ella cotanto t'ama,?s�� ti volli cavar di questo laccio.--?Ad una r��cca, che era in mar, menolli;?dentro v'entrar cos�� fangosi e molli.
8
La dama si partie; e quel valletto?riman con Marco Bel malinconoso;?e riguardandosi l'un l'altro il petto,?e Gherardin veggendosi fangoso,?usc�� fuori ed entr�� in uno barchetto?sol per lavarsi dov'era terroso.?E come la nave fue di lui carca,?una fortuna men�� via la barca.
9
E la donzella fu tanto maestra,?che gli fe' pace far colla scrocchia;?poi si partine valorosa e destra,?ed entr�� in mare e fu presso alla r��cca?e chiam�� Marco, ch'era alla finestra,?a maggior boce che l'usc��e di bocca:?perch�� Bel Gherardin non v'avea scorto,?fra suo cuor disse:--Questi fia morto!--
10
Quando ella ne la r��cca fue entrata,?trovoe Marco far s�� gran lamento.?Ella diceva:--Oh lassa isventurata!?ov'�� lo mio signor, che io nollo sento??Or ben si creder�� la Bianca Fata,?ch'io l'abbia fatto questo a tradimento!?Dimmi che n'��, o io m'uccideraggio.--?Ed e' rispuose:--Ed io vel conteraggio.
11
Vedendosi fangoso, come adviso?--disse il donzel, battendosi la gota,--?e' si volea lavar suo' mani e viso,?che si n'era cotanto pien di mota.?Guardandol io da la finestra a fiso,?entrar lo vidi in una barca vota;?e come vi fu dentro, in fede mia,?una fortuna venne, e men��l via.--
12
Disse la dama:--Non ci diam pi�� ira,?e mise Marco Bello entro la nave;?e, navicando, tanto fiso il mira,?ch'Amor nel cor ne le mise una chiave;?sicch��, parlando, per amor sospira.?E, ragionando, per lo mar soave,?la barchetta in una isola percosse,?sicch�� la dama tutta si riscosse.
13
E Marco Bello, che di ci�� s'avvide,?che la donzella av��e avuta paura,?co' lei insieme forte se ne ride,?e dice:--Or, donna mia, te rassicura,?ch'io t'imprometto, ch'amor mi conquide,?se io non godo tuo gentil figura.--?E poi discese in terra quel donzello,?ed appicc�� la nave a un albuscello.
14
E la donzella del legno discese,?che forse voglia di lui n'hae maggiore,?e contra a lui niente si contese:?in su l'erbette sopra al bianco fiore?Marco Bello di lei diletto prese?molte volte, baciandola d'amore.?E poi andaron nella navicella?per ritornare alla Bianca donzella.
15
La fata, che gli aspetta con letizia,?e lo Bel Gherardin co' lor non vede,?nello suo cuor s�� n'ebbe gran tristizia,?e che fie morto veramente crede:?ma, pur udendo che sanza malizia?l'aqua s�� 'l n'ha menato, si die' fede?che fosse vivo, cos�� fatto stando;?e stette insin che fu compiuto l'anno.
16
E lo Bel Gherardin, per la fortuna,?al porto d'Allessandria fu arrivato,?l�� dove molta gente si raguna.?In quella notte il mare fue crucciato:?non si vedea, tanto era l'aria bruna.?In quella terra cos�� era usato,?che, se v'arriva niuno cristiano,?si egl'era imprigionato dal Soldano.
17
In quella notte f?r presi e legati,?e f?r menati davanti al signore,?e comand�� che sieno imprigionati?tutti i cristian per maggior disinore.?Cos�� ne fur nella prigion serrati?tutti i cristian ciaschedun a furore.?Gherardino dall'un canto si stava,?e mai nel viso non si rallegrava.
18
E quando venne terza, la mattina,?una che dava mangiare a' prigioni,?che per usanza mandava la Reina?di quel che mangiava ella e i suoi baroni,?e lo Bel Gherardin per cenno inchina:?--Dimmi chi se', e vo' che mi perdoni.--?Et e' rispuose molto volentieri:?--Io sono un damicel che fu pres'ieri.--
19
E la donzella a casa fu redita,?e disse a la reina di costui:?--Madonna mia, in tempo di mie vita?non viddi un bel donzel come colui!--?E come ella ebbe la parola udita,?subitamente innamor��e di lui,?e fecelo venire a s�� davanti,?ed e' s'inginocchi�� con be' sembianti.
20
Ed ella, raguardandol nel visaggio,?s�� 'l domand��:--Sapresti tu servire?--?et e' rispuose:--Molto di vantaggio,?di coppa e di coltel me' ch'altro sire.--?Ed ella, lo veggendo tanto saggio,?si 'l dimand��e, se vuole ubbidire.?Ed e' rispuose:--Molto volontiere?far��, madonna, ci�� che v'�� in piacere.--
21
Cos�� fu Gherardin suo servidore,?che di tale arte era molto sottile:?e quel signor gli puose molto amore,?che quasi tutti gli altri tenne a vile.?E la reina ne 'nfiamm�� nel core,?perch�� ella il vedea tanto gentile.?Ella li disse:--Il tuo amor mi bisogna!--?Egli rispuose con molta vergogna:
22
--Io v'addomando e cheggio perdonanza,?ch'i' non farei tal fallo al signor mio.--?Ed ella il prese con molta baldanza,?dicendo:--Se non fai quel ch'io disio,?io grider��, che non �� mia usanza,?e farotti morire, in f�� di Dio.--?E in quel punto gli gitt�� il braccio in collo;?e cos�� il prese per forza e baciollo.
23
Ed e', veggendo che non pu�� stornare?che egli non faccia il suo comandamento,?fra suo cuor disse:--E' mi convien pur fare,?ed io ne vo' fornire il suo talento.--?E s�� la prese sanza pi�� indugiare;?del gran disio, ch'�� pieno d'alimento,?al suo voler di quelle rose colse,?e poscia per pi�� volte se ne tolse.
24
Istando Gherardino in tale stato,?la Fata bianca fa di lui cercare.?Quando ella vede che non l'ha trovato,?disse:--Al postutto io mi vo' maritare,?perch'ella vede che l'anno �� passato,?che per sua donna la dov��e sposare.?Allor per tutto il mondo il bando manda;?gli amici priega ed i servi comanda,
25
da parte de la Fata, che si mostra,?ch'ogni prode uomo
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