Fante di picche

Salvatore Farina
Fante di picche, by Salvatore
Farina

The Project Gutenberg EBook of Fante di picche, by Salvatore Farina
This eBook is for the use of anyone anywhere at no cost and with
almost no restrictions whatsoever. You may copy it, give it away or
re-use it under the terms of the Project Gutenberg License included
with this eBook or online at www.gutenberg.org
Title: Fante di picche
Author: Salvatore Farina
Release Date: November 21, 2006 [EBook #19884]
Language: Italian
Character set encoding: ISO-8859-1
*** START OF THIS PROJECT GUTENBERG EBOOK FANTE DI
PICCHE ***

Produced by Carlo Traverso, Claudio Paganelli and the Online
Distributed Proofreading Team at http://www.pgdp.net (This file was
produced from images generously made available by Biblioteca
Nazionale Braidense - Milano)

FANTE DI PICCHE

Dello stesso Autore:
IL TESORO DI DONNINA.--Un volume elegantissimo di pagine 416
L. 3 -- DUE AMORI.--Volumi due » 1 -- UN SEGRETO.--Volumi due
» 1 -- IL ROMANZO DI UN VEDOVO.--Tre volumi » 1 50 FIAMMA
VAGABONDA.--Due volumi » 1 --
Dirigere le domande alla TIPOGRAFIA EDITRICE LOMBARDA Via
Larga 19, Milano.

SALVATORE FARINA
FANTE DI PICCHE
Una Separazione di Letto e di Mensa.
Un uomo felice.

MILANO
TIPOGRAFIA EDITRICE LOMBARDA Via Larga, 19 1874.
Proprietà Letteraria.

A MIO PADRE
Mi è caduta l'altro di sottocchio una pagina di un critico bizzarro e
profondo; leggendola, mi è tornata in mente come cosa che avevo già
letto, e insieme ne rammentai l'occasione e il modo della prima lettura,
e l'approvazione che tu davi alle idee espressevi, ed i dubbi che a me
rimanevano, e che, pensandoci, ho poi risoluti d'accordo col nostro
autore. Il quale non è altri che Carlo Baudelaire e nella prefazione ai
Racconti Straordinarii di Poe espone i vantaggi che ha la novella sul

romanzo, senza dire quelli che il romanzo ha sulla novella.
Non so se ricorderai questo brevissimo momento della vita. Io trascrivo
qui quella pagina per vedere di ravvivartene l'immagine.
«La novella ha sul romanzo di vaste proporzioni l'immenso vantaggio
che la sua brevità cresce l'intensità dell'effetto. La lettura che può farsi
d'un fiato, lascia nello spirito una memoria assai più tenace d'una
lettura sbocconcellata, interrotta spesso dalle faccende mondane.
L'artista, se sarà abile, non adatterà, no, i propri pensieri agli incidenti,
ma, avendo concepito di proposito, a suo genio, un effetto da produrre,
inventerà e combinerà gli avvenimenti più adatti a produrre l'effetto
voluto. Se la prima frase non è scritta coll'intento di preparare la finale
impressione, l'opera è sbagliata dal principio. In tutta la composizione
non deve entrar parola che non sia un'intenzione, e non tenda,
direttamente od indirettamente, al disegno prestabilito.»
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
A tutte queste idee e specialmente alle ultime che, mostrando la
difficoltà della novella, le aggiungono valore e nobiltà, tu dicevi:
«benissimo.»
Ed ecco perchè, invece d'un lavoro di maggior mole, dedico a te questi
racconti.
SALVATORE.

FANTE DI PICCHE
I.
A ventidue anni Donato è un bel giovane bruno; sa tirar di sciabola e di
pistola, caracollare con grazia sopra un cavallo, infilar come saetta le
vie di Milano sul velocipede, e sa all'occorrenza camminare a piedi
senza dinoccolar le gambe per far pompa d'una disadattagine che è
l'ultima parola dell'arte del perfetto cavallerizzo. A ventidue anni

Donato, non ostante il contagio della città dove vive da un pezzo, si è
serbato figlio e fratello tenerissimo, adora la canizie del suo vecchio
padre e non immagina al mondo cosa più soave della testolina bionda
della sorella. Or ecco perchè il vecchio Norberto e Mariuccia in quella
calda sera di luglio si lasciano rubare i sospiri dalla brezza senza quasi
avvedersene: Donato deve abbandonare ancora una volta la paterna
villetta di Romanò in Brianza, per tornarsene alle severe assiduità della
Scuola d'Applicazione ed alle innocenti delizie del Veloce-Club di
Milano.
Nè ciò soltanto affligge le due anime buone; all'occhio della loro
tenerezza non è sfuggito che Donato, nei tre giorni passati in villa, fu
inquieto più del solito.
Certo egli ebbe ancora sorrisi, ma brevi e fuggitivi, di quelli che
appaiono a fior di labbro e di repente si cancellano senza lasciare
alcuna traccia. Talvolta pure infilò le ciancie, gli si accesero le gote
impallidite, gli brillò lo sguardo, ma d'un tratto ammutolì, si oscurò in
volto, si ritrasse nella sua cameretta od uscì all'aperto, e quando si
credette non visto si lasciò cadere sopra un sedile, e stette lungo tratto
d'ora immobile, coll'occhio fisso a terra. Mariuccia ed il babbo lo
spiarono senza saper l'un dell'altra; venti volte vennero entrambi da
opposte vie ad incontrarsi per caso in faccia a Donato meditabondo; e
allora il babbo si arrestò estatico a guardare un alberello, Mariuccia si
chinò a cogliere una miosotide,
Continue reading on your phone by scaning this QR Code

 / 36
Tip: The current page has been bookmarked automatically. If you wish to continue reading later, just open the Dertz Homepage, and click on the 'continue reading' link at the bottom of the page.