Come le foglie | Page 7

Giuseppe Giacosa
portato un po' di cioccolatto.... per il viaggio.
MASSIMO.
Ma guarda. Ma che regalo! Ringrazia, ringrazia la zia. Brava zia.
IRENE sbalordita.
Chi ��? Chi ��?
GIOVANNI.
�� Massimo, nostro nipote.
IRENE.
Ah, sei cresciuto.
MASSIMO.
Da quando?
GIOVANNI.
Presto.
NENNELE.
Addio, zia.
IRENE.
Vengo, vengo, scendo con voi.
LAURI.
Tornerete presto.... me lo dice il cuore.
Escono cicalando per la comune. Giovanni li guarda uscire.
MASSIMO a Giovanni.
Non temere. Si ricomincia.
GIOVANNI.
Speriamo.
Via tutti.
Lucia resta sola e si getta a singhiozzare su di una poltrona.
NENNELE torna correndo, prende Lucia fra le braccia e la bacia mille volte in viso.
LUCIA.
Nennele. Nennele.
NENNELE.
Zitta, zitta, zitta.
Fugge.
Cala la tela.

ATTO SECONDO.
Stanza semplice ma non misera n�� del tutto disadorna. Poco alta. Soffitto di legno, pareti di legno. Nella parete a sinistra dello spettatore, un finestrone assai pi�� largo che alto. Occorre che si possano aprire e chiudere le persiane. Fuori, alberi vicini. Nel fondo, due usci. Quello a sinistra mette in una piccola anticamera e di l�� alla scala. �� la porta comune. Quello a destra mette nella camera di Giulia. Fra di essi, appoggiata alla parete, una credenza di legno con suvvi stoviglie. Nella parete a destra dello spettatore all'altezza della prima quinta, l'uscio che mette nella camera di Nennele. Tra questo e il fondo, un tavolino appoggiato al muro. Nel mezzo della stanza, una tavola rotonda coperta da un tappeto. Una sedia a sdraio di legno ricurvo presso la finestra. Sedie di legno.

SCENA PRIMA.
NENNELE seduta alla tavola del mezzo sta leggendo. TOMMY, a cavalcioni di una seggiola presso la finestra, fuma una pipa corta di legno all'inglese. GIOVANNI entra dalla comune.
GIOVANNI.
Nennele.
NENNELE.
Pap��.
GIOVANNI.
Mi avevi domandato dei danari ieri sera, ti avevo pregato di ricordarmelo stamattina.
NENNELE.
�� vero. Non ho osato.
GIOVANNI.
Perch��? M'�� venuto in mente ora e sono salito a portarteli.
Le d�� monete.
NENNELE.
Troppi.
GIOVANNI.
Cento franchi. Ne avrai fino alla fine del mese.
NENNELE.
Preferisco pochi alla volta.
GIOVANNI.
Gran somma!
NENNELE.
No, ma.... Degli ultimi che m'hai dato, mi mancano trenta lire.
GIOVANNI.
Ti mancano...?
NENNELE.
A conti fatti mi dovrebbero rimanere trenta lire e non me le ritrovo.
GIOVANNI.
Avrai dimenticato di segnare qualche partita.
NENNELE.
Bisogna dire. Bench�� a ripensarci.... o le avr�� perdute.... Comunque sia, preferisco domandarteli pi�� spesso. Prendi. Tengo due marenghi.
GIOVANNI.
Tieni, tieni tutto. Bisogna imparare.
A Tommy.
Ti secchi eh, povero Tommy?
TOMMY.
E gi�� con quest'ozio forzato.
GIOVANNI.
Ci vuol pazienza.
TOMMY.
Ti fa un bel dire a te che sei occupato tutto il giorno.
GIOVANNI.
Troveremo, troveremo.
S'avvia.
NENNELE.
Scendi? Bada che son quattro giorni che non vai fuori di casa.
GIOVANNI.
Ho da fare.
NENNELE.
E hai l'aria stanca.
GIOVANNI.
No. Questo no. Non sono mai stato cos�� bene come in questi tre mesi da che siamo qui. Ah! oggi �� gioved��. Viene Massimo.
TOMMY con tono di chi ne sia seccato.
S��.
GIOVANNI.
Ebbene, andr�� poi stassera ad accompagnarlo alla stazione quando riparte. Sei contenta?
NENNELE.
Va bene.
Via Giovanni.

SCENA SECONDA.
NENNELE e TOMMY.
TOMMY.
�� certo che per lui nulla �� mutato. O �� mutato in meglio. Lavorava a Milano, lavora qui. Nessun seccatore. Aria buona di campagna aperta. Va in letto alle nove. Dorme. Che fai?
NENNELE.
Studio.
TOMMY.
Del resto, centomila lire di rendita e nello stesso luogo dove siamo, una villa all'inglese, invece di questa bicocca gemebonda, e anch'io non domanderei nulla di pi�� al creatore del cielo e della terra.
NENNELE.
Che importa la casa, quando la bellezza sia fuori delle finestre?
TOMMY.
Bisogna abbellire la bellezza. La natura �� un artefice incompiuto. Intanto qui sotto ci vorrei un parco con dei grandi alberi infruttiferi. E dell'erba sempre rasa. E un'erma solitaria fra i tronchi. E non vedere mamm�� nel bel mezzo della spianata, seduta sull'ignobile tripode, col cavalletto davanti, intenta a vituperare col pennello la belt�� delle cose.
NENNELE.
Sta ancora dipingendo?
TOMMY.
Imperterrita. A quest'ora ha gi�� messo a macerare il suo cinquantesimo Monte Bianco di cotone entro il cinquantesimo lago d'anice.
NENNELE.
�� sola mamm��?
TOMMY.
Ma ti pare! �� coi due artisti confratelli. I tr��s honor��s ma?tres. I grandi crimini non si commettono senza complici. Ma il Monte Bianco lascia fare e non ha l'aria di aversene a male. Guardali. Sembrano montati a macchina tutti e tre. Levano la testa come passerini che aspettano l'imbeccata, insaccano negli occhi la loro porzione di paesaggio e s'affrettano a renderla irriconoscibile sulla tela. Li hai visti mai da vicino quei due?
NENNELE.
Uno s��. Quel vecchietto. Viene qui qualche volta.
TOMMY.
Lo mandano. Di quando in quando la nostra ingegnosa matrigna s'accorge di aver dimenticato in casa un tubo d�� colore, un pennello, il ventaglio, e sempre trotta il vecchio. Mai che si muova quello giovane. E allora il terzetto pittorico si muta in duettino contemplativo.
NENNELE.
Come sei acerbo! Che hai?
TOMMY.
Nulla.
NENNELE.
Che disgusto per��!
TOMMY.
Quando �� che ti sei accorta di quel denaro?
NENNELE.
Che denaro?
TOMMY.
Le trenta lire che ti mancano.
NENNELE.
Ieri l'altro.
TOMMY.
Dove li tieni?
NENNELE.
L��, nel cassetto del tavolino.
TOMMY.
Non crederai mica che m'informi per profittarne.
NENNELE.
Oh Tommy.
TOMMY dopo una leggiera esitazione.
Al bisogno te ne domanderei.
NENNELE.
Ne vuoi?
TOMMY.
Povera Nennele!
NENNELE.
Ma gi�� tu ne avevi di tuo.
TOMMY.
Tempo passato. Passato prossimo. Ma passato.
NENNELE.
Poco posso darti. Ne vuoi? Lesiner�� sul resto.
Fa per aprire il cassetto.
TOMMY vincendo la tentazione.
Chiudi, chiudi. E tieni sempre chiuso a chiave. Non bisogna indurre la gente in tentazione. Gli artisti sono deboli.
Accenna fuori dalla finestra.
NENNELE.
Non pensar male. Ti sei persuaso, di', che il pap�� non ne aveva
Continue reading on your phone by scaning this QR Code

 / 24
Tip: The current page has been bookmarked automatically. If you wish to continue reading later, just open the Dertz Homepage, and click on the 'continue reading' link at the bottom of the page.