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The Project Gutenberg EBook of Vecchie cadenze e nuove, by Emilio De Marchi
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Title: Vecchie cadenze e nuove
Author: Emilio De Marchi
Release Date: March 3, 2006 [EBook #17905]
Language: Italian
Character set encoding: ISO-8859-1
? START OF THIS PROJECT GUTENBERG EBOOK VECCHIE CADENZE E NUOVE ***
Produced by Carlo Traverso, Claudio Paganelli and the?Online Distributed Proofreading Team at (This file was produced from images generously made?available by Biblioteca Sormani - Milano)
OPERE COMPLETE?di EMILIO DE MARCHI
Volume V.��
VECCHIE CADENZE?e NUOVE
SECONDA EDIZIONE
LIBRERIA?EDITRICE?NAZIONALE
PROPRIET�� LETTERARIA
_Diritti di riproduzione, ristampa, traduzione, riservati per tutti i paesi a termini di legge._
Societ�� Lito-Tipografica Lombarda BOLLINI e COLOMBO?MILANO--Via A. Kramer, 19
1904
Al lettore,
Quando nel 1899 usciva per la prima volta sotto forma di Strenna (dell'Istituto dei Rachitici) questa raccolta di poesie che ora si ripresenta nella serie delle Opere complete di Emilio De-Marchi come parte integrante del pensiero e dell'animo suo, il compianto Senatore Gaetano Negri che alla profonda intuizione filosofica univa tanta genialit�� artistica e amore per tutte le cose gentili presentava il poeta con queste parole:
"Vecchie cadenze e nuove", chiama l'Autore la raccolta delle sue poesie, volendo farci intendere che, se in alcune di esse, si ritrovano le forme e i procedimenti stilistici del tempo vecchio, egli non rifugge dagli allettamenti e dalle raffinatezze dello "stil novo" ch'egli ode. E sta bene. Ma ci�� che ci piace, sopra tutto, �� che il De-Marchi, e nelle vecchie e nelle nuove cadenze, non abbandona mai quel supremo, direi anzi, quell'unico precetto dello scriver bene, e in prosa ed in versi, che �� di scrivere solo quando "amore spira" e di significare a quel modo ch'ei detta dentro. Tutta la differenza, come gi�� ci insegnava Dante, fra gli scrittori profondi e gli scrittori superficiali, fra gli scrittori che rimangono e quelli che non vivono che un'ora di fugace applauso, �� tutta qui. Gli uni hanno la sincerit�� dell'ispirazione a cui risponde la sincerit�� dell'espressione. Gli altri non hanno che l'artifizio dell'una e dell'altra. Tutte le discussioni d'arte, di scuola, di metodo, non sono che logomachie retoriche e pedantesche. Bisogna che le penne, come dice il padre Dante, vadano "strette diretro al dittatore" Quando ci�� avvenga, tutte le cadenze, e vecchie e nuove, sono buone.
"Il De-Marchi divide la sua raccolta in tre parti, ognuna delle quali ha un titolo suggestivo. I segreti pensieri_, la prima, Le vaganti immagini_, la seconda, Gli intimi sensi, la terza. Il lettore, nei Segreti pensieri_ e nelle _Vaganti immagini, segue gli inquieti atteggiamenti e il continuo agitarsi dello spirito moderno, davanti a problemi a domande, a misteri che ci appaiono tanto pi�� insolubili ed oscuri, quanto pi�� viva �� la luce con cui l'intelligenza li rischiara e li determina; negli Intimi sensi egli risentir�� la nota tranquilla di un'anima che, nella coscienza del dovere e nella fede degli ideali, sa trovar il conforto e la ragione della vita. Nelle due prime parti, la variet�� e la snellezza dei metri riproducono la prontezza dell'impressione e del riflesso che essa suscita nel pensiero; nella terza, l'onda pacata del verso sciolto, condotto con classico magistero, porta sovra di s�� la meditazione serena che armoniosamente si svolge con una cadenza misurata e sicura. Fra le belle cose di questa ultima parte, sono due componimenti Le ore della vita e Funerale bianco, che mi sembrano aver un pregio ben singolare di poesia e di pensiero. Si sente in quei versi il palpito di un uomo che �� passato per le prove dolorose della vita, e trasmette agli altri la commozione profonda, ma non sconfortante, non disperata, di cui serba le tracce indelebili."
PARTE I
I SEGRETI PENSIERI
PRELUDIO
CANTA L'USIGNUOLO
_"Benvenuto, vicin, di nuovo in questa?Erma dimora, che al lume si accende.?Che fu gran tempo spento al pianto mio;?Or che la notte la finestra splende,?Ove tu preghi su tuoi canti pio,?La veglia del giardin non �� pi�� mesta._
_"Il verde delle foglie anche si accende,?La paura si dissipa di questa?Antica frasca, nido al pianto mio:?Brillan le stelle e vanno per la mesta?V?lta del ciel in un circolo pio?Intorno ad una che lucida splende._
_"�� vuoto il nido tuo.... �� vuoto il mio:?La speranza non pi�� nel cor accende?Garrule gioie e lieti amori in questa?Notte del viver nostro; indarno splende?La danza delle stelle... In nota mesta?Al tuo risponde il mio querelar pio._
_"Ma se un raggio di giubilo non splende,?Ci conforti, fratel, il cantar pio,?Che rompe il duolo della notte mesta.?Piangon le mute cose al pianto mio?(La nostra sorte altra non �� che questa)?Nel canto il morto spirito si accende._
_"S'apron l'ali agli affanni e scioglie il pio?Vol la piet��, se una canzone mesta?Nell'alta solitudine si accende.?Degli alberi
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