e rivolgendosi al Direttore di scena:
Oh, qua non ci si vede. Per piacere, faccia dare un po' di luce.
Il direttore di scena. Subito.
Si recherà a dar l'ordine. E poco dopo il palcoscenico sarà illuminato in tutto il lato destro, dove staranno gli Attori, d'una viva luce bianca. Nel mentre, il Suggeritore avrà preso posto nella buca, accesa la lampadina e steso davanti a sè il copione.
Il capocomico (battendo le mani). Su, su, cominciamo.
Al Direttore di scena:
Manca qualcuno?
Il direttore di scena. Manca la Prima Attrice.
Il capocomico. Al solito!
Guarderà l'orologio.
Siamo già in ritardo di dieci minuti. La segni, mi faccia il piacere. Così imparerà a venire puntuale alla prova.
Non avrà finito la reprensione, che dal fondo della sala si udrà la voce della Prima Attrice.
La prima attrice. No, no, per carità! Eccomi! Eccomi!
è tutta vestita di bianco, con un cappellone spavaldo in capo e un grazioso cagnolino tra le braccia; correrà attraverso il corridojo delle poltrone e salirà in gran fretta una delle scalette.
Il capocomico. Lei ha giurato di farsi sempre aspettare.
La prima attrice. Mi scusi. Ho cercato tanto una automobile per fare a tempo! Ma vedo che non avete ancora cominciato. E io non sono subito di scena.
Poi, chiamando per nome il Direttore di scena e consegnandogli il cagnolino:
Per piacere, me lo chiuda nel camerino.
Il capocomico (borbottando). Anche il cagnolino! Come se fossimo pochi i cani qua.
Batterà di nuovo le mani e si rivolgerà al Suggeritore:
Su, su, il secondo atto del ?Giuoco delle parti?.
Sedendo sulla poltrona:
Attenzione, signori. Chi è di scena?
Gli Attori e le Attrici sgombreranno il davanti del palcoscenico e andranno a sedere da un lato, tranne i tre che principieranno la prova e la Prima Attrice, che, senza badare alla domanda del Capocomico, si sarà messa a sedere davanti ad uno dei due tavolini.
Il capocomico (alla Prima Attrice). Lei dunque è di scena?
La prima attrice. Io, nossignore.
Il capocomico (seccato). E allora si levi, santo Dio!
La Prima Attrice si alzerà e andrà a sedere accanto agli altri Attori che si saranno già tratti in disparte.
Il capocomico (al Suggeritore). Cominci, Cominci.
Il suggeritore (leggendo nel copione). ?In casa di Leone Gala. Una strana sala da pranzo e da studio.?
Il capocomico (volgendosi al Direttore di scena). Metteremo la sala rossa.
Il direttore di scena (segnando su un foglio di carta). La rossa. Sta bene.
Il suggeritore (seguitando a leggere nel copione). ?Tavola apparecchiata e scrivania con libri e carte. Scaffali di libri e vetrine con ricche suppellettili da tavola. Uscio in fondo per cui si va nella camera da letto di Leone. Uscio laterale a sinistra per cui si va nella cucina. La comune è a destra.?
Il capocomico (alzandosi e indicando). Dunque, stiano bene attenti: di là, la comune. Di qua, la cucina.
Rivolgendosi all'Attore che farà la parte di Socrate:
Lei entrerà e uscirà da questa parte.
Al Direttore di scena:
Applicherà la bussola in fondo, e metterà le tendine.
Tornerà a sedere.
Il direttore di scena (segnando). Sta bene.
Il suggeritore (leggendo c.s.). ?Scena Prima. Leone Gala, Guido Venanzi, Filippo detto Socrate.?
Al Capocomico:
Debbo leggere anche la didascalia?
Il capocomico. Ma sì! si! Gliel'ho detto cento volte!
Il suggeritore (leggendo c.s.). ?Al levarsi della tela, Leone Gala, con berretto da cuoco e grembiule, e intento a sbattere con un mestolino di legno un uovo in una ciotola. Filippo ne sbatte un altro, parato anche lui da cuoco. Guido Venanzi ascolta, seduto.?
Il primo attore (al Capocomico). Ma scusi, mi devo mettere proprio il berretto da cuoco in capo?
Il capocomico (urtato dall'osservazione). Mi pare! Se sta scritto lì!
Indicherà il copione.
Il primo attore. Ma è ridicolo, scusi!
Il capocomico (balzando in piedi sulle furie). ?Ridicolo! ridicolo!? Che vuole che le faccia io se dalla Francia non ci viene più una buona commedia, e ci siamo ridotti a mettere in iscena commedie di Pirandello, che chi l'intende è bravo, fatte apposta di maniera che né attori né critici né pubblico ne restino mai contenti?
Gli Attori rideranno. E allora egli alzandosi e venendo presso il Primo Attore, griderà:
Il berretto da cuoco, sissignore! E sbatta le uova! Lei crede, con codeste uova che sbatte, di non aver poi altro per le mani? Sta fresco! Ha da rappresentare il guscio delle uova che sbatte!
Gli Attori torneranno a ridere e si metteranno a far commenti tra loro ironicamente.
Silenzio! E prestino ascolto quando spiego!
Rivolgendosi di nuovo al Primo Attore:
Sissignore, il guscio: vale a dire la vuota forma della ragione, senza il pieno dell'istinto che è cieco! Lei è la ragione, e sua moglie l'istinto: in un giuoco di parti assegnate, per cui lei che rappresenta la sua parte è volutamente il fantoccio di se stesso. Ha capito?
Il primo attore (aprendo le braccia). Io no!
Il capocomico (tornandosene al suo posto). E io nemmeno! Andiamo avanti, che poi mi loderete la fine!
In tono confidenziale:
Mi raccomando, si metta di tre quarti, perché se no, tra le astruserie del dialogo e lei che non si farà sentire
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