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Luigi Pirandello
perch�� queste migliori signore servano viceversa a lei... senza pregiudizio delle altre cos�� cos��!
La madre. Mi creder��, signore, se le dico che non mi pass�� neppur lontanamente per il capo il sospetto che quella megera mi dava lavoro perch�� aveva adocchiato mia figlia...
La figliastra. Povera mamma! Sa, signore, che cosa faceva quella l��, appena le riportavo il lavoro fatto da lei? Mi faceva notare la roba che aveva sciupata, dandola a cucire a mia madre; e diffalcava, diffalcava. Cosicch��, lei capisce, pagavo io, mentre quella poverina credeva di sacrificarsi per me e per quei due, cucendo anche di notte la roba di Madama Pace!
Azione ed esclamazioni di sdegno degli Attori.
Il capocomico (subito). E l��, lei, un giorno, incontr��--
La figliastra (indicando il Padre).--lui, lui, sissignore! vecchio cliente! Vedr�� che scena da rappresentare! Superba!
Il padre. Col sopravvenire di lei, della madre--
La figliastra (subito, perfidamente).--quasi a tempo!--
Il padre (gridando).--no, a tempo, a tempo! Perch��, per fortuna, la riconosco a tempo! E me li riporto tutti a casa, signore! Lei s'immagini, ora, la situazione mia e la sua, una di fronte all'altro: ella, cos�� come la vede; e io che non posso pi�� alzarle gli occhi in faccia!
La figliastra. Buffissimo! Ma possibile, signore, pretendere da me--?dopo?--che me ne stessi come una signorinetta modesta, bene allevata e virtuosa, d'accordo con le sue maledette aspirazioni ?a una solida sanit�� morale??
Il padre. Il dramma per me �� tutto qui, signore: nella coscienza che ho, che ciascuno di noi--veda--si crede ?uno? ma non �� vero: �� ?tanti?, signore, ?tanti?, secondo tutte le possibilit�� d'essere che sono in noi: ?uno? con questo, ?uno? con quello--diversissimi! E con l'illusione, intanto, d'esser sempre ?uno per tutti?, e sempre ?quest'uno? che ci crediamo, in ogni nostro atto. Non �� vero! non �� vero! Ce n'accorgiamo bene, quando in qualcuno dei nostri atti, per un caso sciaguratissimo, restiamo all'improvviso come agganciati e sospesi: ci accorgiamo, voglio dire, di non esser tutti in quell'atto, e che dunque una atroce ingiustizia sarebbe giudicarci da quello solo, tenerci agganciati e sospesi, alla gogna, per una intera esistenza, come se questa fosse assommata tutta in quell'atto! Ora lei intende la perfidia di questa ragazza? M'ha sorpreso in un luogo, in un atto, dove e come non doveva conoscermi, come io non potevo essere per lei; e mi vuol dare una realt��, quale io non potevo mai aspettarmi che dovessi assumere per lei, in un momento fugace, vergognoso, della mia vita! Questo, questo, signore, io sento sopratutto. E vedr�� che da questo il dramma acquister�� un grandissimo valore. Ma c'�� poi la situazione degli altri! Quella sua...
indicher�� il Figlio.
Il figlio (scrollandosi sdegnosamente). Ma lascia star me, ch�� io non c'entro!
Il padre. Come non c'entri?
Il figlio. Non c'entro, e non voglio entrarci, perch�� sai bene che non son fatto per figurare qua in mezzo a voi!
La figliastra. Gente volgare, noi!--Lui, fino!--Ma lei pu�� vedere, signore, che tante volte io lo guardo per inchiodarlo col mio disprezzo, e tante volte egli abbassa gli occhi--perch�� sa il male che m'ha fatto.
Il figlio (guardandola appena). Io?
La figliastra. Tu! tu! Lo devo a te, caro, il marciapiedi! a te!
Azione d'orrore degli Attori.
Vietasti, s�� o no, col tuo contegno--non dico l'intimit�� della casa--ma quella carit�� che leva d'impaccio gli ospiti? Fummo gli intrusi, che venivamo a invadere il regno della tua ?legittimit��?! Signore, vorrei farlo assistere a certe scenette a quattr'occhi tra me e lui! Dice che ho tiranneggiato tutti. Ma vede? E stato proprio per codesto suo contegno, se mi sono avvalsa di quella ragione ch'egli chiama ?vile?; la ragione per cui entrai nella casa di lui con mia madre--che �� anche sua madre--da padrona!
Il figlio (facendosi avanti lentamente). Hanno tutti buon giuoco, signore, una parte facile tutti contro di me. Ma lei s'immagini un figlio, a cui un bel giorno, mentre se ne sta tranquillo a casa, tocchi di veder arrivare, tutta spavalda, cos��, ?con gli occhi alti?, una signorina che gli chiede del padre, a cui ha da dire non so che cosa; e poi la vede ritornare, sempre con la stess'aria, accompagnata da quella piccolina l��; e infine trattare il padre--chi sa perch��--in modo molto ambiguo e ?sbrigativo? chiedendo danaro, con un tono che lascia supporre che lui deve, deve darlo, perch�� ha tutto l'obbligo di darlo--
Il padre.--ma l'ho difatti davvero, quest'obbligo: �� per tua madre!
Il figlio. E che ne so io? Quando mai l'ho veduta io, signore? Quando mai ne ho sentito parlare? Me la vedo comparire, un giorno, con lei,
indicher�� la Figliastra
con quel ragazzo, con quella bambina, mi dicono: ?Oh sai? �� anche tua madre!?. Riesco a intravedere dai suoi modi
indicher�� di nuovo la Figliastra
per qual motivo, cos�� da un giorno all'altro, sono entrati in casa... Signore, quello che io provo, quello che sento, non posso e non voglio esprimerlo. Potrei al massimo confidarlo, e non vorrei neanche
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