bisogno di tenerezza quasi morboso, un desiderio di blande e innocenti carezze, una necessit�� di chinare la testa sovra un petto femminile e di udire un cuore tenuemente palpitare sotto il suo orecchio. Malgrado questo, Paolo Herz, come si supponeva dovesse fare, non ha preso moglie. Una sola volta nel suo segreto, ha avuto l'idea di sposare una fanciulla intelligente e affettuosa, ma al momento di parlare, ha esitato, dolendogli di lasciare una libert�� tanto piacevole a un giovane: poi, la vita lo ha condotto altrove. La creatura prescelta intimamente dall'anima sua, ha avuto qualche vago presentimento di questa probabile elezione: ha atteso lungamente e vanamente il segno reale: ma ha finito per stancarsi e ha dato il suo cuore e la sua vita ad altri. Paolo Herz sa di aver perduto per sempre l'occasione di essere onestamente felice: ma il suo rammarico non �� n�� acuto, n�� grande, n�� continuo. Invece, la libert�� di cui dispone ampiamente, �� una delle maggiori gioie della sua esistenza, n�� egli commette l'errore di gusto di lagnarsi, mai, delle ore solinghe, mai egli invoca borghesemente le dolcezze familiari, nella sua vita. Forse, nel matrimonio pi�� perfetto, con la persona che pi�� egli aveva sognata di far sua, egli ha sempre temuto un misterioso pericolo.
Paolo Herz �� ricco. Egli ha avuto da suo padre e da sua madre una magnifica fortuna, senza impicci, senza noie, perfettamente liquida, denaro e denaro, cio��. In verit�� egli ne ha mangiato una parte, vivendo, cio�� amando, viaggiando, giuocando, spendendo il suo denaro in piaceri alti, mediocri, e anche qualche volta, bassi: non prodigo, generoso. A trentaquattro anni rimane ancora ricco: mentre ha gi�� percorso una met�� del mondo; mentre ha gi�� esaurito le tre o quattro follie costose della giovinezza e della et�� meno giovane; mentre ha gi�� quasi toccato il fondo e anche assaporato un po' la feccia di quel programma di lusso, di godimenti, di squisite ed estreme raffinatezze che fa fremere ogni temperamento nobile e ardente. Egli non ��, dopo tutto questo, n�� un vizioso, n�� uno scettico, in fatto di sensazioni umane. Ha avuto del gusto, un vivacissimo gusto per tutti i piaceri; ma non ha lasciato che la depravazione toccasse il suo cervello; ma la sua stanchezza delle cose �� malinconica, non cinica.
Paolo Herz �� un uomo eminentemente portato all'amore. Dopo aver percorso tutte le vie dove vibra la vita, egli ha ritrovato, non so in quale pozzo, la Verit��; ed Essa gli ha detto una cosa antichissima: solo l'amore vale la pena di vivere. Dotato di un temperamento caldo e vivido, di una fantasia esuberante e gagliarda, di un profondo segreto senso di poesia, queste sue qualit�� che, applicate a un'ambizione, ad un'arte, a un apostolato, avrebbero reso illustre il suo nome, gli sono servite solamente per amare e per essere amato, per ricercare, per raccogliere e per chiudere nell'amore tutte le varie forme della felice attivit�� umana, per serrare nel piccolo giro di un amore muliebre ogni desiderio, ogni speranza, ogni finalit��.
Egli, per��, non �� un Don Giovanni. Nella sua anima esiste una limpida corrente sentimentale che viene a temperare tutte le fiamme troppo improvvise, troppo violente, troppo fugaci. Sentimentalit�� costante, latente, intimissima, conservatrice di dolcezze miti e nascoste, evocatrice di dilette e predilette immagini, rammentatrice di una figura femminile, ahi, indimenticabile, la figura materna, tutta piena di grazia e di modesta seduzione. Sentimentalit�� persino eccessiva, in un uomo come Paolo Herz, e anche non scevra di strani tranelli e destinata a procurargli le pi�� elevate gioie del cuore, ma, fatalmente, anche a condurlo su per l'erta tribolata del dolore. Forte della sua salute, della sua bellezza, della sua fortuna, della sua libert��, corazzato in questa lucente e salda armatura che gli ha concesso Iddio, destinato alle vittorie, figliuolo primogenito del trionfo, Paolo Herz non ha che questo lato debole, in s��, questa sentimentalit�� celata, ma prepotente sovra ogni altro istinto, sovra ogni altra inclinazione. Ci�� che rende quest'uomo altero e robusto, fragile come un fanciullo, �� appunto questa larga fiumana sentimentale che confonde e affoga le sue forze, in qualunque ora di battaglia. Quante volte, nell'orgoglio maschile, egli ha tentato di liberarsi, di diventare duro e freddo, di non tremare per un ricordo, di non impallidire per un nome, di non vibrare di piet�� per uno sguardo velato di lagrime, di non fremere di tenerezza dinanzi a un volto smorto di malata: vanamente. I suoi avi di Germania gli hanno trasmessa questa eredit�� del sentimento, molle e rorida, e il sangue bruciante meridionale, col suo effuso ardore non �� giunto a inaridirla. Pure, sino a trentaquattro anni, Paolo Herz ha amato ed �� stato amato, senza che l'amore, anche a grandi altezze di temperatura, gli infliggesse le torture che subiscono gli animi deboli: nessuna tragica lotta interiore lo ha travolto.
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