Libro proibito | Page 9

Antonio Ghislanzoni
i loro figli giovinetti. Questi padri e queste madri, leggendo il mio epigramma, lo chiameranno indecente; io ritengo pi�� indecente la loro condotta. Essi diranno che i loro figli si guasterebbero il cuore a leggere i miei otto versi; io ripeto, che in un collegio di barnabiti o di gesuiti accadrebbe loro di guastarsi.... il cuore e tutto il resto. Ma pare che certi parenti il resto lo contino per nulla.
[9] �� bene che le leggi impongano un freno al libertinaggio, ma vi ebbero in ogni tempo dei galantuomini e degli uomini insigni, i quali amarono sfrenatamente il bel sesso e peccarono d'ogni lussuria. Ho conosciuto dei libertini incorreggibili dotati delle pi�� elette virt��. Leggete in Plutarco le vite degli uomini illustri. I pi�� famosi capitani, i pi�� saggi legislatori scandolezzarono il mondo colle loro disonest��. Di Giulio Cesare dicevasi che era il marito di tutte le mogli, la moglie di tutti i mariti. Mostriamoci indulgenti a tali debolezze. Questione di cervelletto e di midollo spinale.
[10] Nella Confessione generale di un critico ho sviluppato pi�� largamente le idee accennate in questo epigramma. Amo riprodurre un frammento di quell'articolo:
?Critico letterario suol essere ordinariamente uno scrittore dappoco, negletto dagli editori e dal pubblico, inetto a concepire ed a produrre delle opere attraenti, epper�� nemico giurato di chi fa, di chi riesce coll'ingegno e collo studio ad?elevarsi--Critico musicale �� quasi sempre un musicista abortito, il quale, dopo aver pubblicato una dozzina di polke pel consumo dei salumieri, od aver prodotta un'opera altrettanto elaborata che stucchevole, pretende erigersi a maestro dei maestri, o avventandosi a quanti ottengono dei luminosi successi, crede rivendicare, col disprezzo di ci�� che �� buono e generalmente lodato, la propria impotenza e le sconfitte obbrobriose--_Critico d'arte_ �� sovente un pittore reietto dalle Accademie e obliato dai committenti, i cui quadri, venduti sulle pubbliche aste e passati dall'uno all'altro rigattiere, vanno poi ad affumicarsi sulle ignobili pareti di qualche osteria da villaggio.
?Non avvi idiota, il quale non sia in grado, al pi�� o meno peggio, di esercitare il mestiere del critico. �� tanto facile stampare su un quadrato di carta: Manzoni �� un gramo poeta, Verdi fa della musica intollerabile. Vela �� uno scrittore mediocre; ma non �� dato che agli artisti di genio scrivere il Cinque maggio, fare un'opera come il Rigoletto_ e trarre dal marmo uno _Spartaco.
[11] Questo, e l'epigramma che segue, han preso argomento da un libro di Cesare Tronconi apparso col titolo: _Passione?maledetta_. La pubblicazione di quel romanzo svilupp�� delle polemiche vivaci. Tutti gridarono allo scandalo, e la moltiplicit�� dei gridi giov�� naturalmente allo spaccio della edizione. Non voglio farmi giudice della morale altrui; ciascuno ha la sua, e ci tiene. Ho per�� notato che in tali casi non sono sempre gli uomini di fama pi�� intemerata e di vita pi�� irriprovevole quelli che gridano pi�� forte. Nel romanzo del signor Tronconi �� narrato di una Clara, la quale violentemente incitata dall'ardente temperamento alle ebbrezze della volutt��, diviene una moglie onesta per aver sposato un giovane e robusto marito abbastanza valido per appagarla. In questo episodio nulla io trovo di immorale; ma ritengo che ogni marito sfibrato si guarder�� bene dal permettere alla sua giovane moglie una lettura di tal genere. La denigrazione di certi libri non �� il pi�� delle volte che un risentimento dell'egoismo individuale. Ed ecco perch�� avviene che il vero apparisca sovente immoralissimo anche ai pi�� liberi pensatori, scevri da ogni pregiudizio.
[12] Un disgraziato poetastro, autore di romanzi non letti e di pessimi melodrammi, in pi�� occasioni, mutando pseudonimi ed iniziali per non darsi a conoscere, scrisse di me e di alcuni miei libretti d'opera tutto il peggio che la sua bile potesse suggerirgli. Egli offerse gratis e ottenne di veder stampati i suoi articoli ipocondriaci in parecchi giornali. Io lo riconobbi alla punta degli orecchi e rido ancora di lui.
[13] Questo Epigramma lo scrissi o pubblicai nell'anno 1870, allorquando Prussiani e Francesi si trucidavano per una obbrobriosa questione di supremazia. Victor Hugo, nel suo splendido discorso recitato a Parigi in commemorazione di Voltaire, espresse presso a poco il medesimo concetto con queste parole: ?Il diritto ora ha trovato la sua formola: la forza vien chiamata violenza e comincia ad essere giudicata; la guerra �� messa in stato di accusa. La civilt�� istruisce il processo.... _In molti_ _casi l'eroe �� una variet�� dell'assassino_. I popoli cominciano a comprendere che la grandiosit�� di un delitto non pu�� essere una attenuante; rubare �� un vitupero; invadere non pu�� essere una gloria... No! la gloria sanguinosa non esiste!?
[14] La fecondit�� musicale dell'Italia �� dimostrata dal copioso elenco delle nuove opere che vien pubblicato ogni anno dalla Gazzetta musicale. Non si produsse mai tanto in fatto di musica teatrale, n�� mai s�� numerosi e chiassosi i successi. Dal 1870 al 1878 apparvero pi�� di 250 opere nuove
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