Il ritratto del diavolo | Page 6

che peggio non avrebbe fatto Cimabue nei suoi primi tentativi. Che cosa aveva inteso il maestro, proponendo loro ad esempio gli sgorbi di quel principiante? Di canzonarli, forse?
In quella che stavano guardando e criticando alla libera, uno di essi scapp�� fuori con un grido di stupore.
--Che cos'ha veduto, il Chiacchiera?--domand�� Tuccio di Credi.--Forse il basilisco?
--In fede mia,--ripigli�� il Chiacchiera,--questo non lo ha veduto di certo il maestro.
--Che cosa? Il basilisco?--disse ridendo il Granacci.
--Questo ritratto;--rispose il Chiacchiera, senza badare allo scherzo dei compagni.--Perch��, infatti, �� un ritratto. Vedete qua!--
E levato dal quaderno il foglio che aveva destata la sua attenzione, lo pose sotto gli occhi della brigata.
C'erano parecchie figure disegnate su quel foglio; ma il Chiacchiera ne indicava una tra tante, che si vedeva nel mezzo, tirata gi�� alla brava, come una impressione momentanea. Avete gi�� indovinato che era una figura di donna. Con due tratti di penna era segnata la veste, lunga, a larghe pieghe, accennate, anzich�� delineate, da qualche zaffardata d'inchiostro. Le braccia, che escivano di sotto ai lembi frastagliati del manto, si raccoglievano sul taglio della vita, e la mano destra, sovrapposta all'avambraccio sinistro, sosteneva un piccolo uffiziuolo. Sulla testa era gittato un velo che scendeva fino agli ��meri e si confondeva col manto. I contorni della figura e i pochi segni con cui era accennato il viso, apparivan di persona viva, colta da una mano maestra, sull'atto di recarsi alla chiesa.
--Eh, che vi pare?--continu�� il Chiacchiera.--Non la riconoscete?
--La figlia del maestro!--grid�� Lippo del Calzaiuolo.
--To', �� vero;--soggiunse Cristofano Granacci.--�� madonna Fiordalisa.
--Infatti,--disse a sua volta Parri della Quercia,--�� proprio lei, o una che le somiglia di molto. Ma perch�� dicevi tu dianzi che il maestro non ha veduto questo disegno! �� impossibile che non abbia riconosciuta la sua figliuola.
--Eh,--rispose il Chiacchiera, stringendosi nelle spalle,--in questo caso bisogner�� dire che si �� innamorato dello scolaro in grazia del ritratto che questi ha fatto della sua Fiordalisa. Gi��, l'ama tanto!
--Se non c'�� bisogno d'altro, per entrar nelle grazie di mastro Jacopo,--esclam�� Cristofano Granacci,--glielo facciamo tutti, il ritratto a madonna Fiordalisa.
--Credete che sia cos�� facile?--entr�� a dire Parri della Quercia.
--Perch�� no? Che cosa c'�� egli di tanto difficile?--ribatt�� il Granacci.
--Tutto;--rispose Parri.---Non avete osservato come ella si muta ad ogni momento?
--Gi��,--disse il Chiacchiera,--donna e luna, oggi serena e doman bruna.
--Non parlo dell'umore, parlo del tipo;--ripigli�� Parri della Quercia.--�� un tipo assai delicato, con una certa espressione, che non �� sempre la stessa a tutte le ore del giorno.
--�� vero, quel che dice Parri;--not�� Lippo del Calzaiuolo.--Ci son de' momenti che non sembra pi�� lei.--
Tuccio di Credi torse le labbra e diede un'alzata di spalle.
--Baie!--diss'egli---I contorni non si mutano mica cos�� facilmente! Sar�� quistione delle parti mobili, le labbra e gli occhi.
--Gi��, le labbra e gli occhi;--rispose Parri della Quercia.--E ti par poco! Ora, se un moto delle labbra, o un diverso grado di forza nello sguardo, basta a cangiarti l'espressione del volto, mi pare che la immobilit�� dei contorni non ci abbia nulla a vedere. Piuttosto �� da chiarire quale delle due parti mobili ha maggiore virt�� nel cangiamento del tipo.
--Dev'esser la bocca;--osserv�� Lippo del Calzaiuolo.
--Infatti,--disse il Chiacchiera,--quando madonna Fiordalisa sorride, vi apparisce due tanti pi�� bella.
--Non si tratta di sapere quando apparisca pi�� bella, poich�� lo �� sempre moltissimo;--replic�� Parri della Quercia.--Io ho detto soltanto che ella vi muta espressione, e sembra avere un'altr'aria da quella di prima. �� sempre lei, per chi la conosce, e tuttavia �� un'altra bellezza. Il pittore che la ritraesse in uno di quei punti, crederebbe di non averla resa con verit��, se la vedesse in un altro.
--Pure,--not�� il Chiacchiera,--questo Spinello, che non �� un pittore, e neanche un principiante, con due tratti di penna ce l'ha fatta ravvisare alla prima.
--Bella forza!--esclam�� Tuccio di Credi.--�� una somiglianza ottenuta nel complesso; buon per lui che non �� andato ai particolari. La sua parsimonia gli ha fatto buon giuoco. Vedete qua; con due tratti di penna vi ha data un'aria di madonna Fiordalisa. Se ne avesse aggiunti altri due, gli sarebbe andato a male ogni cosa.
--Che diamine gli �� saltato, di fare il ritratto alla figlia del maestro?--chiese Cristofano Granacci.
--Oh bella!--esclam�� il Chiacchiera.--E stenti tanto a capirla? Ne sar�� innamorato. �� cos�� naturale che un giovanotto s'innamori d'una bella ragazza! Domandane a Tuccio di Credi: egli ti risponder��....
--Che sei uno scimunito;--interruppe Tuccio di Credi, dando al Chiacchiera una guardataccia, che pareva volesse mangiarselo.
Ma il Chiacchiera non si spaventava per cos�� poco.
--Oh, ecco,--grid�� egli, ghignando,--ecco una riprova di ci�� che ha detto Parri poc'anzi, sulla variet�� delle espressioni. Guardate Tuccio di Credi, se non sembra tutt'altri. O Tuccio, chi ti facesse il ritratto in questo momento, in fede mia, non ti renderebbe un servizio.--
Tuccio di Credi, veduto cos�� sottosopra, cio�� computando l'una cosa per l'altra, poteva anche passare per un bel giovinotto. La carnagione, �� vero, traeva all'olivastro; ma non