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The Project Gutenberg EBook of Fiore di leggende, by Unknown
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Title: Fiore di leggende
Cantari antichi I - cantari leggendari
Author: Unknown
Editor: Ezio Levi
Release Date: November 21, 2006 [EBook #19886]
Language: Italian
Character set encoding: ISO-8859-1
? START OF THIS PROJECT GUTENBERG EBOOK FIORE DI LEGGENDE ***
Produced by Carlo Traverso, Claudio Paganelli and the?Online Distributed Proofreading Team at http://www.pgdp.net (Images generously made available by Editore Laterza and?the Biblioteca Italiana at?http://www.bibliotecaitaliana.it/ScrittoriItalia)
SCRITTORI D' ITALIA
FIORE DI LEGGENDE
I
CANTARI LEGGENDARI
FIORE DI LEGGENDE
CANTARI ANTICHI
EDITI E ORDINATI DA
EZIO LEVI
Io prego voi che ciaschedun m'intenda,
per�� che questo �� il fior della leggenda.
_Regina d'Oriente_, c. III, ott I.
SERIE PRIMA
CANTARI LEGGENDARI
BARI
GIUS. LATERZA & FIGLI
TIPOGRAFI-EDITORI-LIBRAI
1914?PROPRIET�� LETTERARIA
MAGGIO MCMXIV--38475
Io veggo storie, favole e novelle,?nuove ed antiche, tutte stare a schiera?dinanzi a me, con lor senbianze belle,?pi�� che non sono i fior di primavera,?e gli autori, or di queste, ora di quelle,?m'invitan con s�� dolce lor mat��ra?ch'io non so quale in prima cominciare?o di qual pi�� vi piaccia udir cantare.
_Il cantare dei cant��ri_, St. 4.
I
IL BEL GHERARDINO
CANTARE PRIMO
1
O Ges�� Cristo, figliuol di Maria,?che pegli peccator pendesti in croce,?non seguitare la mia gran follia,?sed io inver' di te mai fui feroce:?concedi grazia nella mente mia,?favoreggiando me colla tua voce,?ch'io dica cosa ch'a te non offenda,?e questa gente volentier la 'ntenda.
2
Con ci�� sia cosa che questo cantare?sia dei primi ch'io mai mettessi in rima,?per�� vo' far perfetto incominciare,?e ritornare al buon detto di prima,?sicch'a costor, che mi stanno a ascoltare,?piaccia e diletti dal piede alla cima:?per�� averete ad ascoltar memoria?ch'io vi far�� d'una romana storia.
3
Nella citt�� di Roma anticamente?aveva una colonna in Campidoglio,?che v'era scritto ogni uom prode e valente,?saggio e cortese, come legger soglio;?sicch��, tornando brieve a convenente,?d'un franco cavalier contar vi voglio,?che fu figliolo di messer Lione,?signor del Patrimonio per ragione.
4
Quando messer Lion venne alla morte,?chiam�� i suo' tre figliuoli a capo chino,?e al maggior, che dovea regger la corte,?raccomand�� quel ch'era pi�� fantino,?e questo fu che poi fu tanto forte,?che si chiamava "lo bel Gherardino":?dicendo:--Gherardin ti raccomando,--?pass�� di questa vita lagrimando.
5
Dopo la morte di questo signore?rimason tre fratei co' molto avere,?e il pi�� cortese di lor fu il minore,?che sempre corte volle mantenere;?e gli fratelli n'avien gran dolore,?perch�� facealo contra al lor volere;?e' gli assegnaron parte del tesoro.?E' fu contento, e partissi da loro.
6
Se prima tenne corte co' fratelli,?poi la tenne maggior sette cotanti,?con bracchi e veltri e virtudosi uccelli,?palafreni e destrier co' molti fanti,?sempre vestendo di molti donzelli,?cavalier convitando e mercatanti;?sicch�� per Roma e per ciascun cammino?si ragionava del Bel Gherardino.
7
Oltra misura fu tanto cortese,?che poco tempo la pot�� durare,?e la sua povert�� fu s�� palese,?che gli sergienti incominci�� a cacciare;?e, non avendo di che fa' le spese,?senza cavallo non sapeva stare.?E gli frategli n�� nissun parente?di lui non ne voleano udir niente.
8
Bel Gherardin, che suo vita procura,?di doglia e di vergogna si moria;?ma pensossi d'andare alla ventura?sol per escir di tal malinconia.?Ed un donzel, ch'amava oltra misura,?chiam�� segretamente, e s�� dicia:?--Or vuo' tu venir meco, Marco Bello,?ed io ti tratter�� come fratello?--
9
E Marco Bello neente gli disdisse?per la voglia ch'av��e di lui servire;?ed al presente gli rispuose e disse:?--Io vo' con teco vivere e morire.--?E innanzi che di Roma e' si partisse?a creatura nol fece a sentire:?'nsu n'un ronzino, ciascheduno armato,?di Roma si partiron di celato.
10
E, cavalcando tutti traspensati,?pi�� e pi�� giorni sanza dimorare,?f?r una notte in un luogo arrivati,?che non v'aveva casa ove albergare.?E senza cena, la notte, affannati,?non ristetton per ci�� di cavalcare.?E quando apparve l'alba de lo giorno,?e Marco Bello si guard�� d'intorno.
11
E, ragguardando per quella pianura,?di lunga vide un nobile castello,?ch'era cerchiato d'altissime mura.?Al mondo non aveva un par di quello;?non poria cantar lingua n�� scrittura?d'esso, quant'era fortissimo e bello.?E dentro s�� vi aveva un bel palagio.?E cavalcaron l�� per prender agio.
12
Ma, quando furon giunti in quella parte,?davanti a Gherardin venne un serpente;?e uno grande orso (ci�� dicon le carte)?assal�� Marco Bel subitamente:?tali eran fatti star solo per arte,?uomini solean esser primamente;?e cos�� gli assaliron su la strada,?onde ciascun cacci�� mano alla spada.
13
E lo serpente, per l'aria volando,?davanti a Gherardin trasse a ferire;?e Gherardin si difendea col brando,?per�� che sapea ben dello schermire;?dicendo:--Iddio, a te mi raccomando:?non mi lasciar cos�� impedimentire!--?per�� che
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